giovedì 19 gennaio 2012

Concordia: trascrizione integrale telefonate

Ecco le trascrizioni delle telefonate tra De Falco e Schettini: 

Prima telefonata
De Falco: "Sono De Falco da Livorno. Mi dica il suo nome. Ascolti, Schettino, ci sono persone intrappolate a bordo: lei adesso va con la sua scialuppa sotto la prua della nave lato dritto, c'è una biscaglina, sale e va a bordo e mi riporta quante persone ci sono. Le è chiaro?.
Schettino: "Le dico una cosa: in questo momento sono qua di fronte, la nave è inclinata di 90 gradi.
De Falco: "Ascolti, c'è gente che sta scendendo dalla biscagina di prua. Lei quella biscaglina la percorre in senso inverso, sale sulla nave e mi dice se ci sono bambini, donne o persone bisognose di assistenza e mi dice il numero di ciascuna di queste categorie". "Guardi Schettino che lei si è salvato forse dal mare ma io le faccio passare l'anima dei guai. Vada a bordo, cazzo".
Schettino: "Comandante, 
per cortesia".
De Falco: "No, per cortesia lei: lei adesso prende e vai a bordo. Mi assicuri che sta andando al bordo".



 Seconda telefonata
De Falco: "Comandante, sono De Falco da Livorno".
Schettino: 
"Comandà, allora io ho avvisato pure la società. Mi dicono che ci sono dei passeggeri a bordo sembra ci siano un centinaio di persone".
De Falco: "Non mi sa dare un dato esatto?.
Schettino: "Allora comandà io non le so dare un dato esatto perché le spiego mentre stavamo facendo l'evacuazione di tutti i passeggeri, adesso con gli ufficiali, siamo tutti quanti riuniti qua".
De Falco: "Dove siete? Sulla scialuppa tutti gli ufficiali?".
Schettino: "Sì, sulla scialuppa. Siamo io, il comandante in seconda...".
De Falco: "No mi scusi ma lei prima era solo con il marinaio, se gli ufficiali sono riusciti a scendere da lei vuol dire che si potevano ancora muovere?".
Schettino: "Infatti".
De Falco: "E allora perché non tornano a bordo a vedere com'è la situazione e poi ce la riferiscono, grazie"."Li rimandi a bordo. Mandi una persona a bordo a coordinare".
Schettino: "Ma sto coordinando io".
De Falco: "Le sto dando un ordine, comandante".
Schettino: "Non possiamo più salire. Abbiamo abbandonato la nave".
De Falco: "E con 100 persone a bordo lei abbandona la nave?".
Schettino: "Ma io non ho abbandonato nessuna nave. La nave ha sbandato di colpo e siamo stati catapultati in acqua".
De Falco: 
"Mi faccia sapere che accade da quella scialuppa e non si allontani, è chiaro?".
Schettino: "Qua stiamo".
Schettino: "Io sto andando con la lancia dei soccorsi, sono sotto qua non sono andato da nessuna parte".
De Falco: "Che sta facendo comandante?".
Schettino: "Sono qua per coordinare i soccorsi".
De Falco: "Che sta coordinando da lì? Vada a bordo e coordini i soccorsi da bordo".
"Si sta rifiutando di andare a bordo, comandante. Qual è il motivo per cui non ci va?".
Schettino: "Ci sto andando perché c'è l'altra lancia che si è fermata".
De Falco: "Lei vada a bordo, è un ordine. Lei non deve fare altre valutazioni, ha dichiarato l'abbandono nave, adesso comando io, lei vada a bordo, è chiaro?".
Schettino: "Mi chiami immediatamente da bordo, c'è il mio aerosoccorritore lì".
De Falco: "Dove sta il suo soccorritore?".
Schettino: "Il mio soccorritore sta a prua".
De Falco: "Ci sono già cadaveri, Schettino, avanti".
Schettino: "Quanti cadaveri ci sono?".
De Falco: "Me lo deve dire lei, Cristo".
Schettino: "Ma si rende conto che qui è buio e non vediamo nulla?".
De Falco: "E' buio e vuole tornare a casa, Schettino?"."Salga sulla prua della nave, Schettino. E mi dica che cosa si può fare, quante persone ci sono e che bisogno hanno. Ora".
Schettino: "Sono insieme al comandante in seconda, qui".
De Falco: "Come si chiama".
Schettino: "Dimitri".
De Falco: "Lei e il suo secondo salite subito".
Schettino: "Io Comandà voglio salirci a bordo, solo l'altra scialuppa dei soccorsi si è fermata alla deriva".
De Falco: "Lei è un'ora che mi sta dicendo questa cosa. Ora lei va a bordo, a bor-do e mi viene a dire quante persone ci sono. Subito".

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