lunedì 9 gennaio 2012

Politica: la telefonata della discordia

Napolitano, la Germania ed il governo Monti: ingerenza!?       Uno dei portavoce del governo tedesco si è rifiutato di commentare la ricostruzione del Wall Street Journal della telefonata con cui Angela Merkel ha imposto a Napolitano di dimissionare Berlusconi formando un nuovo governo con Monti. Una prassi questa non contemplata dalla nostra Carta Costituzionale, perlomeno non nei termini con i quali ha ritenuto di poterla attuare Napolitano. Ma ancora più catastrofica per il Colle è la precisazione dello stesso spokesman tedesco che alla domanda : " smentite la versione dei fatti fornita dal WSJ?” ha letteralmente risposto : “Non smentiamo niente, solo non commentiamo”. Una conferma della fondatezza delle accuse a Napolitano. Lo stesso Presidente della Repubblica aveva ammesso di aver parlato al telefono di politica con Angela Merkel lo scorso ottobre. E questa è già di per se stessa l’ammissione di una scorrettezza gravissima perchè spetta al Capo del Governo eletto dal popolo, non al Presidente della Repubblica  decidere gli indirizzi di politica estera ed economica dell’Italia ( non siamo ancora una repubblica presidenziale!)  Ma se hanno parlato della situazione europea è plausibile ritenere che non si sia sfiorato il tema del debito pubblico e dell’Euro, e delle misure italiane attese nella circostanza? Di cos’altro possono aver parlato? Va anche precisato che il report del WSJ scaturisce da un’indagine accurata durata mesi, con interviste a 24 testimoni in Italia, Germania e nella Comunità, nonchè dalla lettura di documenti riservati sulla questione. Lo stesso Monti, qualche giorno fa, si è fatto scappare la frase che “il suo Governo ha garantito ed infonde tranquillità alla Germania”. Gli italiani meritano chiarezza per arrivare alla verita' su una vicenda densa di nubi.

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