mercoledì 4 gennaio 2012

Profezie: altro che Maya. Le profezie documentate!

La profezia dei Maya, gli oroscopi…. A milioni vanno dietro a queste
favole, specialmente con l’ingresso nel 2012 e complice l’incertezza
provocata dalla crisi. Si ignorano invece le profezie vere e
documentate.
Quali sono? Anzitutto le trecento profezie messianiche dell’Antico
Testamento, clamorosamente compiutesi fin nel dettaglio in Gesù di
Nazaret.
Da allora chi ha fatto profezie che effettivamente si sono
storicamente
realizzate è, nelle sue diverse apparizioni, la Madonna che non a
caso la
Chiesa venera come “Regina dei profeti”.


*IL SOLE DI FATIMA*


Quella più nota e più recente è contenuta nel messaggio dato a Fatima
nel
luglio 1917. Garantito dal clamoroso prodigio del sole, accaduto il
13
ottobre 1917 davanti a 70 mila persone (fra cui diversi agnostici e
atei).
Prodigio documentato sui giornali laici del tempo.
La profezia cominciò ad avverarsi un mese dopo con la rivoluzione
bolscevica in Russia, predetta dalla Madonna.
Ora abbiamo una nuova, clamorosa conferma di un altro dettaglio
della
profezia grazie all’apertura degli archivi di stato britannici per i
documenti che hanno superato i trent’anni, quindi quelli relativi al
1981.
E’ una storia che sta venendo alla luce proprio in queste ore (ne ha
scritto ieri Enrico Franceschini su Repubblica), ma per capirne la
portata
e il legame con Fatima bisogna fare un passo indietro.
Nell’apparizione del luglio 1917 la Madonna affidò ai tre bambini un
messaggio importantissimo: *lei sarebbe tornata a chiedere “la
consacrazione della Russia” al suo Cuore immacolato, da parte del
Papa e
dei vescovi, e “la comunione riparatrice dei primi sabati”.*
*Se fosse stata ascoltata questa sua richiesta il mondo avrebbe avuto
pace,
in caso contrario nessuno avrebbe potuto fermare una seconda guerra
mondiale e una diffusione del comunismo nel mondo che avrebbe
scatenato
persecuzioni contro i cristiani, orrori e guerre.*
In effetti la Madonna tornò ad apparire a suor Lucia nel 1929 dicendo
che
quella era l’ora, ma non fu ascoltata. Per questo accadde tutto ciò
che
aveva predetto.
*
*
*WOJTYLA IL GRANDE*


Nel 1978 divenne papa Giovanni Paolo II. Soprattutto dopo l’attentato
del
13 maggio 1981, i cui mandanti stavano ad est, ritenendo di essere
stato
salvato miracolosamente  proprio dalla Madonna di Fatima di cui,
esattamente in quel giorno, si celebrava la festa, decise di
riprendere in
mano il messaggio di Fatima.
*Fin dal 1981 cercò dunque ripetutamente di fare la consacrazione
chiesta
dalla Madonna, ma lui stesso dovette superare forti opposizioni
degli
ambienti ecclesiastici.*
Il Papa comunque la fece – come potè – il 25 marzo 1984. In quella
celebrazione solenne pronunciò una preghiera drammatica e toccante,
dove
fra l’altro gridava:
*“Madre degli uomini e dei popoli… dalla fame e dalla guerra,
liberaci!
Dalla guerra nucleare, da un’autodistruzione incalcolabile, da ogni
genere
di guerra, liberaci!”.
*Anni dopo venni in possesso di una straordinaria intervista di suor
Lucia
che il 14 ottobre 1993 era stata registrata con la telecamera da un
giornalista portoghese (la trasmisi in tv, ad Excalibur).
In essa l’anziana suora, fra le altre cose, faceva questa
sorprendente
affermazione: *“La Consacrazione del 1984 ha evitato una guerra
atomica che
sarebbe accaduta nel 1985”.*
In effetti la Madonna a Fatima aveva predetto che il comunismo
avrebbe
scatenato guerre e questa profezia era nota e pubblica da anni.
Ma ero perplesso perché non capivo chi e quando poteva aver fatto
sapere a
suor Lucia che un conflitto nucleare nel 1985 era stato scongiurato
grazie
alla Consacrazione del 1984, visto che le apparizioni di Fatima
erano
avvenute molti anni prima.
La risposta mi venne implicitamente il 17 febbraio 2005, quando
aprii
Repubblica e vi trovai un’ampia intervista al cardinale Bertone.
Il prelato, che più volte aveva fatto visita alla suora portoghese,
rivelò,
fra le altre cose, che “Lucia ebbe una visione nel 1984, l’ultima
‘pubblica’ di cui non si è mai parlato, durante la quale la Madonna
la
ringraziava della consacrazione nel suo nome”.
Evidentemente era in quell’occasione che la veggente aveva avuto la
clamorosa “informazione” e da una fonte davvero attendibile e
“altolocata”.
*
*
*IL GIORNO DELL’ARSENALE*


Tuttavia, ritenendo che una guerra nucleare non scoppia da un
momento
all’altro senza motivi storicamente accertabili, scrivendo il libro
“Il
quarto segreto di Fatima”, andai a cercare le notizie di quei primi
anni
Ottanta che confermavano o smentivano l’esistenza di una condizione
prebellica.
Scoprii che in effetti nei primi anni Ottanta la tensione fra Est e
Ovest
era stata gravissima e aveva toccato il culmine nel 1983, con la
crisi
degli euromissili. Al Cremlino si succedevano Breznev, Andropov,
Cernenko.
Il sistema economico sovietico era ormai al collasso e la sfida
militare
imposta da Reagan – secondo i capi comunisti – metteva l’Urss davanti
a una
sola alternativa: o scatenare subito un attacco militare
(inevitabilmente
nucleare) all’Europa occidentale, prima di trovarsi in minorità
militare
sullo scenario europeo, o arrendersi al crollo del regime.
Il Cremlino prese dunque in esame la possibilità di un attacco
preventivo
all’Occidente. E’ in questa terribile situazione, il momento più
drammatico
dal dopoguerra, che si situa la solenne consacrazione del Papa.
Ebbene, dopo di essa accadono una serie di eventi del tutto
imprevisti che
di fatto spazzano via la possibilità concreta di una guerra. Ma
perché nel
giro di pochi mesi il Cremlino accantona l’ipotesi dell’attacco?
Uno dei fatti che possono aver determinato quella svolta, secondo
Alberto
Leoni, esperto di storia militare, fu l’ “incidente” che mise fuori
uso il
potenziale militare sovietico, l’esplosione dell’arsenale di
Severomorsk,
nel Mare del Nord: “senza quell’apparato missilistico che
controllava
l’Atlantico” spiegava Leoni “l’Urss non aveva più alcuna speranza di
vittoria. Per questo l’opzione militare fu cancellata”.
*Ebbene, quell’evento accadde due mesi dopo la Consacrazione fatta
dal
Papa, ma conta soprattutto il giorno: era il 13 maggio 1984,
anniversario e
festa della Madonna di Fatima e dell’attentato al Papa. *
A quel punto l’Urss fu costretta a trovare un’altra via: la
(disperata)
riforma del sistema sovietico. Così, con la morte di Cernenko, pochi
mesi
dopo la consacrazione fatta dal Papa, fu chiamato al potere, a
Mosca,
Mihail Gorbacev.
*
*
*IL SEGNO DI MARIA*


L’uomo delle riforme impossibili (che in realtà portò il comunismo
alla
fine incruenta) firmò con Reagan il fondamentale trattato per la
riduzione
degli armamenti e l’eliminazione degli euromissili, che allontanava
l’apocalisse nucleare – guarda caso – *il giorno 8 dicembre del
1987,
quando la Chiesa festeggia l’Immacolata Concezione. *
E’ inevitabile ricordare che proprio la profezia di Fatima si
concludeva
così: *“Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà”*. Ed è
stupefacente
trovare sempre il “segno” di Fatima in tutte le date che segnano il
progressivo dissolversi del comunismo. Infatti *l’atto di
liquidazione
dell’Urss si consumò di nuovo un 8 dicembre* (dell’anno 1991) e *la
bandiera rossa con falce e martello fu definitivamente ammainata dal
Cremlino il 25 dicembre 1991, Natale del Signore.*
Di nuovo si poteva constatare l’avverarsi della prima profezia di
Maria,
quella contenuta nel Magnificat: “Dio abbatte i potenti dai troni e
innalza
gli umili”.
*
*
*ULTIME RIVELAZIONI*


Se poi qualcuno dubita ancora che, in quei primi anni Ottanta, sia
stato
scongiurato un conflitto nucleare può utilmente consultare i
documenti
segreti dell’archivio di stato britannico a cui è stato appena tolto
l’embargo.**
C’è il piano sovietico di attacco alla Gran Bretagna che prevedeva,
fra le
altre cose, l’assassinio della Thatcher, perché lei poteva disporre
un
attacco nucleare all’Urss. Era l’unico modo, osserva Franceschini,
con cui
Mosca poteva “sperare di vincere un confronto atomico con l’
occidente”.
Questo (recente) passato è la lezione di Fatima. E dovrebbe farci
capire
che per il nostro futuro adesso non serve scrutare il calendario Maya
o i
tarocchi. Casomai conviene guardare a Medjugorije, che è la
prosecuzione di
Fatima.


Antonio Socci

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