mercoledì 29 febbraio 2012

Fiat 500 America: il primo esemplare all'asta su Twitter



Fiat 500 America a tiratura limitata


Per il lancio della 500 America, versione della normale 500 che s'ispira allo stile Stars&Stripes, Fiat s'è inventata una simpatica e inusuale iniziativa mediatica. Si chiama TwitBid ed è una vera e proprio asta il cui vincitore, cioè chi farà l'offerta più alta, si porterà a casa l'esemplare n° 1 della vettura, la cui "tiratira" è prevista in 500 esemplari.

La vettura, con motorizzazione 1.2 da 69 CV, è già abbondantemente personalizzata in chiave yankee, ma la prima che uscirà dalla catena di montaggio verrà fornita al fortunato vincitore con un'ulteriore caratterizzazione: un badge sul montante esterno sinistro con il numero di serie 1/500 e, niente di meno, il "nickname" di chi sarà riuscito ad accaparrarsela. Già, perché (ovviamente) la competizione attraverso la quale verrà assegnata la macchina avverrà esclusivamente online su Twitter. Ne deriva che il primo requisito per vincerla è iscriversi al noto social network. Il secondo, invece, è essere disposto a sfidare gli altri concorrenti a colpi di rialzi, ciascuno a partire da un singolo euro.
L'idea della 500 America è quella di offrire un tributo agli Stati Uniti, un mercato dove la piccola Fiat ha tentato un difficile sbarco che per ora non sembra aver funzionato in pieno. Il progetto dell'asta su Twitter è dell'agenzia Hagakure, specializzata in pubbliche relazioni tramite internet, mentre la realizzazione pratice dell'intera iniziativa sono di Leo Burnett, un'altra agenzia con la quale Fiat ha rapporti consolidati. L'asta per la 500 America n° 1, che prenderà il via il 1° marzo e durerà fino al 15 del mese, è aperta ai cittadini di 13 Paesi europei (oltre all'Italia, anche Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Olanda, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera), ma non a quelli americani. Infatti, contrariamente a ciò che potrebbe sembrare, la vettura è basata sulla 500 con omologazione europea, che ha standard diversi da quelli adottati sul mercato americano. Dalla gara è escluso anche il Regno Unito perché, in caso di vincita da parte di un cittadino britannico o irlandese, Fiat avrebbe dovuto fabbricare appositamente un 500 America con guida a destra.
                                                                                      Storia:

La Fiat 500L è un'automobile prodotta dalla casa automobilistica italiana Fiat a partire dal 2012. Si tratta di un modello che raccoglie sia l'eredità della Fiat Idea sia la filosofia dell'azienda italiana di creare una vera e propria famiglia di vetture derivate, da un punto di vista d'immagine, dalla 500 del 2007. La vettura deriva meccanicamente dalla Fiat Grande Punto e riporta alla luce il concetto di architettura "cab forward" che nasce in casa Fiat con lo storico modello 600 Multipla del 1956.

500L è il nome commerciale dato a un progetto che fino al momento della sua presentazione ufficiale al pubblico in versione definitiva è sempre stato identificato, all'interno del gruppo industriale ma anche dalla stampa, come L0 (o Ellezero).[1] Si inizia a parlare del modello L0 dall'aprile 2010, quando Fiat rilascia il proprio piano di business quinquennale durante il giorno dedicato agli analisti e investitori. Viene anticipato dalla Fiat semplicemente come MPV compatto, ma era facile intuire che si stava parlando dell'erede diretto della Fiat Idea.[3] Al momento della presentazione del piano di business è stata anche rilasciata l'informazione che il modello sarebbe stato commercializzato in due versioni, una a 5 posti e una a 7 posti e che quest'ultima sarebbe stata esportata anche nel mercato nord americano. Questa anticipazioni hanno suscitato molte indiscrezioni da parte della stampa ma hanno anche fatto intuire che la Ellezero, essendo commercializzata anche in versione a sette posti, avrebbe raccolto l'eredità non solo della Fiat Idea ma anche della Fiat Multipla del 1998. Il modello era precedentemente destinato allo stabilimento Fiat di Mirafiori dove venivano già prodotti i due monovolume a marchio Fiat in quel momento in commercio. A causa degli scontri avvenuti fra l'azienda italiana e la Fiom per il progetto Fabbrica Italia Pomigliano, l'accordo per la produzione a Mirafiori salta e la Fiat decide di andare sul sicuro e trasferire la produzione altrove dichiarando di non potersi permettere di mettere in pericolo la produzione di un modello importante come la L0 a causa di scarsa intesa con le parti sociali e le scarse certezze e garanzie che caratterizzavano la produzione in Italia in quel momento, criticando pesantemente la scarsa serietà dei sindacati. Tuttavia, sebbene la Fiom abbia avuto una responsabilità di prim'ordine nel far perdere a Mirafiori la produzione della Ellezero (e il governo italiano non sia minimamente intervenuto sulla questione), c'è da sottolineare quanto invece in Serbia per Fiat si stava aprendo un'offerta molto vantaggiosa con il governo locale per la produzione della Ellezero negli ex stabilimenti Zastava di Kragujevac vicino a Belgrado.
In giro di poco tempo viene quindi ufficializzata la produzione della Ellezero negli stabilimenti serbi di Kragujevac. Tali stabilimenti non sono nuovi per la casa automobilistica italiana, La Zastava infatti, azienda proprietaria del sito produttivo, era un partner molto legato alla Fiat sin dai primi anni cinquanta; La stessa Fiat aveva contribuito alla costruzione dell'antico sito produttivo che venne pesantemente danneggiato nei primi anni novanta dagli attacchi NATO durante le guerre jugoslave che hanno caratterizzato quegl'anni. La fabbrica venne definitivamente rasa al suolo, sempre dalla NATO durante la guerra del Kosovo con i pesanti bombardamenti del 1999 che coinvolsero la città di Belgrado e le cittadine limitrofe tra cui Kragujevac. Il 30 aprile 2008 è stata diffusa la notizia della firma di un protocollo d'intesa tra lo stato serbo e Fiat Group Automobiles, che ha portato alla creazione di una nuova linea produttiva (in joint-venture) tra le due parti (di cui il 70% a FGA e la restante quota allo stato serbo). Il costo totale dell'investimento è stato di un miliardo di euro dei quali 400 milioni sono stati elargiti dalla BEI, 250 dal governo serbo e i rimanenti 350 dalla società italiana.[4][6][5]
La Fiat 500L viene presentata, nella sua veste e nome definitiva, nei primi giorni del febbraio 2012 attraverso una presentazione stampa sul sito ufficiale del gruppo. La presentazione dal vivo della vettura è invece destinata al salone dell'automobile di Ginevra nel marzo dello stesso anno. Si tratta di una monovolume dalle dimensioni contenute: è lunga 414 centimetri ed è caratterizzata da un frontale molto corto, questo fa intuire quanto la vettura sia molto orientata verso l'abitabilità interna e tutta la meccanica sia stata disposta in modo da favorirla. Si inserisce in un segmento di mercato in netta espansione ma già molto ricco di concorrenti. Tuttavia la vettura si discosta dalle normali piccole monovolume, sia da un punto di vista estetico che concettuale. La 500L inoltre è stata concepita per essere un modello polivalente e idoneo a mercati molto diversi fra loro, quello nord americano e quello europeo dove il segmento delle monovolume compatte è di 450.000 unità l'anno di cui 250.000 solo in Italia. La vettura inoltre viene posta sul mercato si con marchio Fiat ma facente parte della "famiglia 500" che per la casa torinese sta diventando un vero e proprio brand indipendente (soprattutto negli Stati Uniti) con cui la Fiat vuole proporre modelli molto curati da un punto di vista della personalità estetica, di tendenza e caratterizzati da uno stile meno "di massa" rispetto alle altre vetture della gamma, senza venir meno alla qualità e alla serietà. Nonostante ciò la vettura è molto razionale e il concetto di "premium" a lei applicato, anticipato dalla sorellina (commercialmente parlando) 500 del 2007, è perlopiù una questione d'immagine; da un punto di "prodotto" la vettura è a tutti gli effetti l'erede della Fiat Idea.
La 500L porta diverse soluzioni sia estetiche che tecniche molto caratterizzanti, Sul piano estetico (stile, scelta dei volumi ed ergonomia) la vettura riprende sia concetti di un'utilitaria sia quelli di una monovolume ma si distingue per una disegno generale che ricorda un piccolo sport utility vehicle urbano. I richiami alla 500 sono evidenti ma lo sono anche quelli alla nuova Panda del 2012.
Il corpo della 500L, limitato in poco più di quattro metri e dieci centimetri di lunghezza, è suddiviso in due volumi: abitacolo e cofano motore; nonostante quest'ultimo sia assai contenuto la divisione è netta, marcata dal montante anteriore poco rastremato, volto a migliorare l'abitabilità interna. Il montante in questione è doppio, ovvero è costituito da due bracci, più fini rispetto a un montante singolo, tra i quali è stata ricavata una parte vetrata per aumentare la visibilità. Tutta la parte finestrata della vettura è caratterizzata da montanti nascosti, ovvero anch'essi esternamente rivestiti in vetro, al fine di creare uno stacco completo fra il tetto e la fiancata della vettura, tetto che da l'impressione quindi di essere sospeso. Questa scelta da molta dinamicità all'auto e fa perdere la sensazione di sproporzione data dall'altezza elevata, in questo caso 166 centimetri contro i 149 della Grande Punto, che contraddistingue le monovolume compatte. Da un punto di vista stilistico invece la 500L si presenta come un incrocio fra la 500 e la nuova Panda: Il frontale presenta gli stessi tratti della 500 opportunamente adeguati al corpo di una vettura più lunga, i gruppi ottici vengono allungati e rimangono simili le luci di posizione staccate dal faro principale. Anche il caratteristico baffo cromato è presente ma nella nuova forma riprende perlopiù quello della storica Fiat 600 Multipla che avvolge interamente il logo e termina agli estremi rastremandosi leggermente. I riferimenti alla Panda invece sono più presenti sulla fiancata, dove viene ripreso il terzo finestrino posteriore più piccolo che collega i finestrini della fiancata al vetro del lunotto, dando quindi un senso di continuità. Oltre ai passaruota molto marcati e muscolosi, anche i paraurti posteriori e laterali riprendono molto la piccola utilitaria, la quale è stata usata anche come fonte di ispirazione per gli interni dell'abitacolo. Nonostante il disegno della vettura trovi fonti di ispirazione nei modelli di casa Fiat il risultato finale riporta alcune somiglianze con la Mini Countryman.
Basata sul pianale di casa Fiat denominato "Small" che ha esordito con la Fiat Grande Punto ma che dal 2005 ha ricevuto diverse modifiche importanti come quelle per adattarsi all'architettura del Fiat Doblò, qui viene pesantemente modificato nella sua interezza, non solo per adattarsi alle dimensioni maggiori della 500L, più lunga e più larga, ma anche per l'innovativa tipologia di architettura che la 500L porta con se, ufficialmente denominata "Cab Forward".
Con la 500L viene concretizzata una soluzione che in casa Fiat trova radici molto lontane. Questo tipo di architettura infatti distinse uno dei veicoli più originali e amati della casa automobilistica italiana: la Fiat 600 Multipla. Cab Forward è un tipo di architettura volto a migliorare il più possibile l'abitabilità interna andando a intervenire sulla disposizione dei volumi della vettura. Il volume del cofano viene così sacrificato favorendo l'abitacolo che viene letteralmente spostato in avanti verso il frontale della vettura andando a invadere il volume del vano motore. Per raggiungere questa soluzione il montante anteriore è diviso in due, una parte è ancorata in una posizione convenzionale mentre l'altra invade il volume frontale, il montante stesso è anche poco inclinato rispetto alle altre vetture, altra soluzione che favorisce l'abitabilità interna.
Al lancio la vettura è stata dotata di 4 motorizzazioni: due propulsori sono alimentati a benzina ( il nuovo bicilindro SGE 0.9 TwinAir da 85 CV e 1.4 da 77 e 105 CV) e un turbodiesel (1.3 Multijet 2 declinato in due potenze, 75 e 95 CV).


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