mercoledì 28 marzo 2012

Ustica: stop ai risarcimenti



Approfondimento su Ustica:                   http://les-grognards.blogspot.it/
 

La vicenda di Ustica e della strage del DC9 sembra non avere mai fine. Dopo lungaggini processuali ora le problematiche burocratiche legate alla crisi economica.
Nessun risarcimento, almeno fino al 2015. La prima sezione civile della Corte d’appello di Palermo, sciogliendo la riserva, ha sospeso l’esecutività della sentenza che imponeva un risarcimento di oltre cento milioni a carico dei ministeri della Difesa e dei Trasporti per gli 89 familiari delle vittime della strage del DC 9 inabissatosi nel mare di Ustica il 29 giugno dell’80.
La Corte ha quindi rigettato l’istanza dei legali dei familiari delle vittime che chiedevano l’immediata liquidazione anche con buoni del tesoro per non incidere troppo sulle casse dello Stato, rinviando al 15 aprile del 2015. Lo scorso settembre i ministeri della Difesa e dei Trasporti furono condannati dal Tribunale al risarcimento di centodieci milioni di euro in favore dei parenti di una quarantina di passeggeri deceduti. La Corte, presieduta da Rocco Camerata Scovazzo, ha quindi imposto uno stop ai risarcimenti fissati dal Tribunale, che aveva ritenuto i ministeri responsabili di non avere garantito la sicurezza del volo e di avere negato ai familiari delle vittime il diritto alla verità sulla strage per oltre 20 anni. Per i giudici d’Appello sussistono infatti «gravi motivi che giustificano la sospensione dell’esecutività della sentenza per il grave danno che il debitore potrebbe ricevere a fronte peraltro di un’impugnazione che non evidenzia profili di evidente infondatezza».
La sentenza d’appello potrebbe aprire nuove strade per la ricerca della verità. Infatti, secondo i legali, fu un missile, forse francese, ad abbattere il volo del DC9 Itavia, come alcuni testimoni, tra cui l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, hanno affermato durante il processo.

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