domenica 29 aprile 2012

Fratelli d'Italia...

Berlusconi vede Pisanu: ora acceleriamo sulla riforma elettorale 

  ROMA
Tutti sono proiettati sul dopo. Si attende il passaggio delle amministrative. Non tanto per il risultato, stavolta abbastanza scontato, quanto per lanciare la campagna d'autunno. L'uscita di Berlusconi su possibili elezioni a ottobre, ma soprattutto l'aut aut lanciato dal Pdl al governo sulla riforma del mercato del lavoro («Se il ddl non cambia non lo votiamo», ha ribadito il capogruppo al Senato Gasparri) segnala la difficoltà e l'insofferenza del principale gruppo di maggioranza il cui elettorato (almeno il 70%) è contrario a mantenere l'appoggio all'esecutivo. Il Cavaliere però ha detto e ripetuto in pubblico e in privato che non si assumerà la responsabilità di portare il Paese a elezioni anticipate. Di qui al 2013 tuttavia «non possiamo rimanere fermi». Ecco allora il lancio del nuovo partito per il quale è già cominciato il toto nome (da Fratelli d'Italia a Italia libera), ma soprattutto l'attenzione a quanti si muovono sul cosiddetto fronte moderato.
Ieri Berlusconi, assieme ad Angelino Alfano, ha incontrato il senatore Giuseppe Pisanu, che assieme ad altri 28 parlamentari ha sottoscritto un documento in cui si chiede di andare «oltre il Pdl». L'ex premier si è mostrato comprensivo nei confronti del gruppo dei «dissidenti», sottolineando che il suo «sogno» è sempre stato quello di creare un fronte unito dei moderati. Un obiettivo che al momento non è tuttavia a portata di mano. «Casini si tiene a distanza...», ha sostenuto Berlusconi convinto che a questo punto sia indispensabile «accelerare» sulla riforma della legge elettorale. E il modello che continua a convincere di più l'ex premier è il sistema tedesco, un proporzionale con sbarramento. Una scelta che di fatto lascia aperte più possibilità anche qualora dalle urne il Pdl uscisse fortemente ridimensionato. Questa è la posizione manifestata da Berlusconi e Alfano nel corso dell'incontro con Pisanu. Ma non tutti nel partito la condividono. Soprattutto gli ex An e quanti tra i forzisti temono che in questo modo si arrivi alla «democristizzazione» del Pdl. Berlusconi sembra però essersi convinto che l'epoca delle coalizioni forzate sia finita. Non solo non c'è possibilità di "costringere" Casini ma con la Lega che rischia di essere superata dai grillini, anche qualora si ricostruisse l'alleanza con il Carroccio, le possibilità di vittoria sarebbero praticamente inesistenti. Meglio allora giocare di rimessa, dare una verniciata al partito, con un nuovo nome e tante facce nuove, e prepararsi a gestire il secondo tempo che comincerà solo dopo la fine del governo e il superamento delle elezioni politiche. Un appuntamento al quale il Cavaliere potrebbe presentarsi con qualche rinforzo, magari una lista civica guidata da personalità con forte impatto sull'opinione pubblica. Il primo nome che viene in mente è quello di Luca Cordero di Montezemolo. Il presidente della Ferrari continua a smentire l'ipotesi di una sua «discesa in campo» ma recentemente ha avuto un faccia a faccia sia con Berlusconi che con Casini. E proprio il leader dell'Udc ieri ha definito «utile e positivo» l'attivismo dell'ex presidente di Confindustria.

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-04-27/berlusconi-vede-pisanu-acceleriamo-064251.shtml?uuid=Abr6XCUF 

 

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