mercoledì 30 maggio 2012

Parata 2 giugno: "Il 2 giugno Roma deserta!" facebook in rivolta; i soldi ai terremotati!

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Parole fuori dal tempo e dalla storia quelle di Napolitano (leggi nel post): la parata del 2 giugno si fa! Nonostante l'appello per devolverne i soldi ai terremotati. Ha più valore civile e democratico il cartello che in queste ore gira in Facebook

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Le parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano suonano dure e direi lontane dalla realtà, come spesso sono.

«Anche in questo momento le istituzioni devono dare esempio di fermezza e serenità. Non possiamo solo piangerci addosso. Abbiamo il dovere di dare un messaggio di fiducia. E ci sono le ragioni per farlo»
Chi vorrebbe - e mi ci metto anche io - che i soldi dedicati ai festeggiamenti del 2 giugno, Festa della Repubblica, andassero ai terremotati dell'Emilia non è un anti-italiano e nemmeno persona priva di senso della storia, ma dotata di buonsenso, quello sì, e forse di un maggior senso della storia... presente!
Non si tratta nemmeno - e mi ci metto anche io - di persone che si piangono addosso - rispondendo al sommo capo dello Stato -, tutt'altro; guardiamo alla realtà in corso, a ciò che accade oggi, al dolore, e cerchiamo la soluzione per far fronte alle cose, nel presente.
Le celebrazioni dispendiose per la Festa della Repubblica (commemorazione della nascita della Repubblica Italiana nel 1946) sarebbero già fuoriluogo, anche senza il terremoto, proprio perchè dispendiose (ricordando a tutti che siamo in tempo di spending review, ma che alle magnificenze dell'apparire si dedicano milioni di euro).
Perchè spendere 3milioni di euro per festeggiare la nascita della Repubblica 66 anni fa, quando l'attuale Repubblica è nella merda - scusate - e non sa dove prendere i soldi per far fronte a urgenze enormi?
Per di più, si festeggia la nascita della Repubblica e della democrazia con una parata militare? (Con i nostri numerosi soldi tutto ciò che sanno fare è una parata militare?)
Ritengo fuori dal tempo, dalla storia, dalla realtà, e vergognosa, una celebrazione che si svolge in questi termini (quando si potrebbe dar vita a mille, più interessanti e degne iniziative in nome della democrazia e del popolo italiano), ma lo è ancora di più...
con una tale urgenza di denaro pubblico necessario per far fronte ai danni del sisma che ha colpito l'Emilia e che continua a far tremare la terra...
«L'attenzione si concentri sul da farsi nelle zone terremotate e non sia deviata su polemiche strumentali o assolutamente secondarie su come far svolgere la rassegna militare del 2 giugno o come ricevere il corpo diplomatico straniero e le alteistituzioni l'1/6».Ritengo che diverse delle dichiarazioni di Napolitano siano un insulto al popolo italiano. Sono molto amare e rivelano come queste persone da sempre avvezze alla politica di sempre, al mondo politico vecchio di sempre, nemmeno si accorgono dei voleri reali di cittadini che, al contrario di loro, non sempre (meglio, non tutti!) ragionano per partito preso o per ideologie del passato. Soprattutto negli ultimi tempi, soprattutto di fronte a una catastrofe naturale che miete vittime.
Credo che il cartello (non so creato da chi) che nelle ultime ore sta apparendo su migliaia di profili facebook, invitando a disertare Roma il 2 giugno ("Il 2 giugno Roma deserta!"), abbia più valore civile, politico, di buon senso (e di buon cuore), rispetto alle parole e alla decisione fuori dal tempo e dalla storia del nostro Presidente della Repubblica.

internetepolitica.blogosfere.it

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