martedì 31 luglio 2012

Oxford cambia dress code, ok a gonna per i trans

Ateneo Oscar Wilde finora poco pro-gay, ora eliminate distinzioni

Una veduta della Oxford University

di Alessandra Baldini

LONDRA - Oxford riscrive il suo severissimo dress code accademico per venire incontro agli studenti transessuali. Luce verde alla gonna e collant anche per i maschi durante gli esami o nelle occasioni piu' formali. E alla gonna per gli uomini, fara' da contraltare l'abito maschile e il cravattino per le donne. Il nuovo regolamento, che entrera' in vigore dalla prossima settimana, e' una risposta ad una mozione della Lesbian, Gay, Bisexual, Trans and Queer Society approvata dal sindacato studentesco. Finora, e per secoli, per sostenere un esame o durante impegni accademici sociali ai maschi era richiesto di indossare un abito scuro, camicia e cravattino bianco, calzini e scarpe nere sotto la toga. Per le donne era di rigore la gonna o i pantaloni scuri, camicia bianca, calze nere e un nastrino nero legato attorno al collo. Il codice di abbigliamento si chiama 'sub fusc', un'espressione derivata dal latino 'sotto il nero'.
E a Oxford e' ben piu' di una tradizione: lo studente che contravviene alle regole viene severamente punito con misure che vanno dalla 'rustication' (sospensione dello studente per un certo periodo di tempo) alla piu' radicale espulsione. Adesso pero' le cose cambiano: il consiglio accademico guidato dal vice cancelliere Andrew Hamilton ha tagliato la testa al toro eliminando nella descrizione del dress code qualsiasi distinzione tra uomini e donne.
L'iniziativa e' stata presa per rispondere a una campagna del movimento degli studenti secondo cui gli studenti trans - comprendendo sotto questa definizione travestiti o sessualmente confusi quanto all'identita' di genere - rischiavano punizioni indebite se beccati ''in periodi di particolare stress come gli esami'' a indossare abiti non appropriati sotto la toga. Pur avendo avuto in passato celebri alunni gay (gli scrittori Oscar Wilde, W.H. Auden e Jeanette Winterson) ed avendo una popolazione studentesca aperta alle sperimentazioni sessuali (in un recente sondaggio di un giornale universitario, solo il 35 per cento dei maschi si sono definiti esclusivamente eterosessuali) Oxford non e' mai stata particolarmente aperta al movimento gay: il suo primo Gay Pride risale al 2003 e solo nel 2009 l'ateneo ha autorizzato un'associazione per gay e trans dello staff. (ANSA)

 

 

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