lunedì 27 agosto 2012

Libri da amare

Il book-crossing, l’arte di scambiarsi gratuitamente i libri, abbandonandoli nei luoghi più  diversi e impensati, senza limiti di spazio e tempo, è un fenomeno diffuso e noto in tutto il mondo ormai. Nato una decina di anni fa negli Stati Uniti, quest’ anno sta diventando una pratica di successo nelle spiagge italiane.   Dal Nord al Sud, gli stabilimenti delle coste nostrane sono divenuti luoghi di scambio di libri: chi vuole lascia il proprio libro in spiaggia e ne prende un altro, lasciato da chissà chi. Ovunque si legge sotto l’ombrellone in stile “social”, cooperativo e solidale. Al Singita, stabilimento balneare di Marina di Ravenna, i libri sono diventati un modo per scambiarsi idee ed esperienze: chi vuole può scrivere le proprie riflessioni e le proprie emozioni tra le pagine, o sottolinearne delle parti, in modo da lasciare andare qualcosa di sé per chi verrà, un po’ come un messaggio nella bottiglia. Interessante notare come tra i titoli più letti ce ne siano molti alternativi rispetto ai best seller delle classifiche ufficiali.                                                                                 A Livorno sta partendo proprio in questi giorni il progetto della Biblioteca Labronica che ha deciso di trasferire i volumi ai bagni Onde del Tirreno e Lido: “ Il nostro non è un vero e proprio book – crossing però, precisano i responsabili, perché i volumi possono essere solo presi in prestito “.                                               Molti stabilimenti in tutta Italia stanno contattando le associazioni promotrici dell’iniziativa per prenderne  parte o solo per richiedere informazioni.                                                                                                                       In Abruzzo, in 25 Km di spiaggia potranno leggere gratis centinaia di persone, in più c’è la particolarità degli scaffali presenti sulle spiagge, disegnati da artisti della zona, un po’ come se l’ intera esperienza dello scambio, prendi, leggi, lascia da un’altra parte, fosse una installazione d’ arte.                                                        E mentre l’oggi appare liquido, virtuale e digitalizzato, ecco che , accanto, emerge e si diffonde una cultura alla Gutenberg, dove tutto è condivisione, proprio sulla base del modello  “ social “ punto di forza della rete.   


Fabio Vergovich



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