venerdì 30 novembre 2012

SCOPERTO COME FERMARE LA DEGENERAZIONE MUSCOLARE


ROMA - Scoperte, nel centro di ricerca di Monterotondo (Roma), le basi per nuove terapie contro le malattie muscolari: bloccando l'azione di una molecola si può infatti fermare la degenerazione muscolare tipica di molte malattie nonché dell'invecchiamento, e indurre la guarigione di muscoli danneggiati.

   E' la scoperta del gruppo di ricerca di Nadia Rosenthal, direttrice del Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare (EMBL) di Monterotondo.   Resa nota sul 'Journal of Clinical Investigation', questa scoperta potrebbe suggerire terapie contro la degenerazione muscolare in seguito a malattie o lesioni traumatiche.   La molecola implicata contro la quale bisognerà agire è 'NF-kB': quando la sua azione viene bloccata, i muscoli di topolini reduci da una lesione spinale procurata sperimentalmente sono messi in salvo. Quando, infatti, il segnale elettrico che dal sistema nervoso comanda i muscoli viene meno, questi, inutilizzati, si atrofizzano.

   E' lo sciagurato destino cui sono condannate molte persone con malattie neurodegenerative o che hanno subito una lesione spinale. Finora, contro la degenerazione muscolare non c'era alcun rimedio.   Ma come hanno agito i ricercatori? Gli esperti hanno procurato una lesione spinale a delle cavie dopo aver bloccato nel loro corpo la molecola NF-kB. Questi roditori, diversamente dai topolini reduci da lesione spinale ma ai quali i ricercatori non hanno bloccato la NF-kB, hanno avuto salvi i propri muscoli.

   Dunque, non solo l'assenza di NF-kB ha bloccato la degenerazione muscolare, ma ha anche promosso la guarigione dei muscoli già danneggiati.   Il segreto sta nel fatto che NF-kB, quando è attiva, induce la degenerazione, viceversa la sua disattivazione ha un effetto opposto, vale a dire 'rigenerante' per il muscolo.   "Abbiamo osservato qualcosa di veramente entusiasmante - ha dichiarato la Rosenthal - i muscoli dei topi senza NF-kB sono rimasti integri dopo la lesione, la loro forza è rimasta inalterata".  

   Inoltre, aggiungendo un fattore di crescita che il gruppo della Rosenthal studia da anni, il IGF-1, l'azione rigeneratrice é ancor più intensificata.   Una combinazione di queste due azioni, ha concluso la Rosenthal, sembra il miglior punto di partenza per lo sviluppo di terapie contro le malattie muscolari.

(ANSA)

Nessun commento:

Posta un commento