domenica 30 dicembre 2012

Indiano spinto sotto metro New York. L'assassina: 'Odio induisti e musulmani'



E' il secondo omicidio del genere in meno di un mese


 Un video che mostra la donna sospettata dell'omicidio

"Odio gli induisti e i musulmani, da quando hanno buttato giù le Torri Gemelle nel 2001": sono queste le incredibili parole della donna fermata dalla polizia di New York perché sospettata di aver ucciso un immigrato indiano di 41 anni, Sunado Sen, spingendolo sotto il treno della metropolitana.
La donna - Erika Menedez, una ispanica di 31 anni - ha quindi confessato di aver compiuto l'efferato gesto e le è stato contestato il reato di omicidio di secondo grado, motivato da odio razziale. E' ora reclusa in un carcere di Brooklyn. Gli investigatori sono riusciti a rintracciarla su segnalazione di alcune persone che l'hanno riconosciuta nel video della telecamera a circuito chiuso della metropolitana, che la riprende mentre fugge dopo aver commesso il folle gesto.
Ancora un omicidio dunque nella metropolitana di New York, il secondo in meno di un mese. La donna ha spinto con forza l'uomo sui binari, improvvisamente, alle spalle, e lui non l'ha neanche vista arrivare: è così caduto proprio davanti al treno che stava arrivando, e che inevitabilmente lo ha travolto e ucciso. E' successo alla stazione Sunnyside di Queens. La donna, hanno riferito dei testimoni alla polizia, era seduta su una panchina. Era pensierosa, rimuginava tra sè quando si è alzata e ha cominciato a camminare lungo la piattaforma. Poi, "ha semplicemente spinto il tipo sui binari. Ed è scappata correndo. Io ho iniziato a strillare, e ho chiuso gli occhi", ha raccontato al New York Post una ragazza che era lì, Tenzing Tegeng. "Ho capito che stava per essere travolto dal treno. Non volevo vedere. Non c'era niente che potessi fare. Ero totalmente impotente. Lui ha tentato di rialzarsi, ma tutto è successo molto in fretta", ha raccontato ancora, aggiungendo che la vittima "sembrava sotto shock, non ha neanche urlato". Altri testimoni hanno detto che l'assassina si era poco prima comportata "in modo strano, da pazza".
(ANSA)

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