giovedì 28 febbraio 2013

7 - La Scienza Dimenticata Degli Dei



        Capita spesso che gli archeologi ritrovino in siti antichi di migliaia d’anni, oggetti che non dovrebbero esistere, di fattura molto più recente, detti anacronismi o “oggetti fuori posto”. Ad esempio, in Sudafrica, in tempi recenti, vennero rinvenute delle sfere metalliche con scanalature lungo tutta la loro circonferenza, conservate in un blocco di pirofillite, alla quale venne assegnata un'età di 2,8 miliardi di anni. Chi viveva sulla Terra prima ancora dei dinosauri? Un esempio potrebbe essere la famosa pila conservata al museo di Baghdad e antica di 2000 anni. Fatta di terracotta, alta 15 cm, la pila ha l’aspetto di un vasetto rivestito internamente da uno strato di pece, predisposto a contenere un cilindro di rame contenente a sua volta un bastoncino di ferro isolato con un tappo d'asfalto. Tale reperto, simile ad altri, conservati nei musei iracheni e berlinesi, sarebbe ancora oggi in grado di produrre energia elettrica. Ma ancor più sconcertante fu la scoperta del meccanismo di Antikitera in una pietra vecchia parecchie centinaia d'anni. Sottoposta all’esposizione di raggi X, la pietra rivela al suo interno una serie di ingranaggi simile al meccanismo interno di un orologio. Una tecnologia impossibile per quei tempi. Numerosi sono gli anacronismi nella storia dell’uomo. Ad esempio, famoso è il ritrovamento di una candela d’automobile conservata in strati di terreno appartenenti ad epoca preistorica, così come chiodi e monete, o quel cranio di bisonte vissuto in Siberia nel Giurassico che presenta un perfetto foro circolare sulla fronte, opera di un proiettile d’arma da fuoco, che gli causò la morte. Ma chi adoperava armi da fuoco al tempo dei dinosauri? L’uomo ha appena iniziato ad investigare nel passato della Terra e c’è ancora molto da scoprire. Di fatti, se prendiamo in considerazione la scienza ufficiale, i dinosauri avrebbero dovuto dominare la Terra nel periodo di tempo che va dai 120 ai 64 milioni di anni fa circa, mentre la scienza fa risalire la nascita dell'uomo solo a 2, massimo 3 milioni di anni fa. Ma, con tutta probabilità, gli scienziati si sbagliano. In molti casi sono state rinvenute orme umane nello stesso strato in cui erano contenute orme tridattili appartenute ai sauri. La superficie della Terra è formata da vari strati di terreno, e più si va in profondità, più si dovrebbero ritrovare reperti antichi (secondo la scienza ufficiale). Ora, se ascoltassimo gli scienziati ortodossi, impronte umane le potremmo (e dovremmo) ritrovare solo in strati di terreno risalenti ad un massimo di 3 milioni di anni fa, quindi relativamente superficiali, ma non è così. La scienza qui si contraddice. Sono state rinvenute impronte in strati di terreno molto più profondi e, inverosimilmente, anche ossa di dinosauri in strati molto più superficiali e, in certi casi, addirittura quasi in superficie, che spuntavano dal terreno (in Siberia). Una domanda nasce spontanea: È  l'umanità ad essere più antica di quanto si pensa o i dinosauri ad essere molto più recenti di quanto affermano i libri di storia? In un caso o nell'altro la storia sarebbe comunque da riscrivere. Ci sarebbero molti esempi da riportare a riguardo, ma per non soffermarmi troppo ne esporrò soltanto alcuni. A Glen Rose, nel Texas, c'è il "Dinosaur Valley State Park" nella zona del Paluxy River, dove senza troppa fortuna è possibile rinvenire orme di sauri e di esseri umani affiancate negli stessi strati di terreno. Chi camminava (e in alcuni casi portava anche calzature!) assieme ai dinosauri (ed in certi casi, anche molto prima della loro venuta), parecchi milioni di anni fa? Si tratta forse delle impronte di esseri alieni. Dei o semidei? In effetti, spesso si ritrovano orme umane molto grandi,  orme di individui giganteschi, lunghe fino a 54, 61 cm e larghe anche  30, 32. Molti reperti fossili inerenti sono conservati nel "Creation Evidences Museum", a pochi chilometri di distanza da quel sito, a Glen Rose.
Nel 1927, in Nevada fu riportata alla luce un'orma umana provvista di calzatura in uno strato di terreno antico 160/195 milioni di anni (40 milioni di anni precedente i dinosauri!). In Australia, sono state rinvenute orme umane pietrificate di grandi proporzioni a pochi metri da quelle di un brontosauro. Casi simili li possiamo riscontrare anche in Turkmenistan, Africa, Germania e in America.  Anche l’Egitto presenta molti anacronismi. Ad esempio, ancor oggi gli archeologi si chiedono cosa usassero in passato gli egiziani per produrre fori perfetti nella roccia. Se ne sono trovati parecchi, tutti perfetti. Sembrano prodotti da un trapano elettrico con punta di diamante, l’unico capace di perforare la dura roccia, eppure, attrezzo sconosciuto per quei tempi. Inoltre, su certe pareti di piramidi e templi, sono presenti certe incisioni raffiguranti misteriosi arnesi dall’uso sconosciuto e degli oggetti simili a lampadine, con tanto di elettrodi e cavi. Gli egiziani conoscevano forse l’elettricità? E, in tal caso, da chi appresero questa scienza?  
Anche certe statue azteche sembrano indossare strani corpetti dotati di tasti e sconcertanti armi simili a pistole. Ma, se fossero davvero armi, di cosa potrebbe trattarsi? Secondo la tradizione indù, gli uomini del passato erano in grado di utilizzare un’energia, chiamata Vril, la quale permetteva loro l’impossibile. Sanare i malati, uccidere, costruire templi, gallerie nel sottosuolo e molte altre cose. Questa energia in realtà albergava già dentro loro fin dalla nascita (è una di quelle facoltà che l’uomo disimparò ad utilizzare nel corso dei secoli). Essi venivano solo istruiti dai saggi, che insegnavano loro come utilizzare questa energia nel migliore dei modi. Essa si troverebbe ancora nell’uomo moderno, ma sarebbe addormentata e risvegliarla, per gli inesperti, sarebbe disastroso. Questo comporterebbe un uso totale del nostro cervello (come già ricordato, noi utilizziamo solo il 10 % di questo) e la meditazione yoga sarebbe il primo passo da fare per poter risvegliare tale energia in modo corretto. Gli dei della tradizione induista, descritti dai "Veda", erano in grado di volare. 
Per fare ciò si servivano dei "Vimana", una sorta di macchine capaci di sollevarsi da terra. Con queste, gli dei indù si spostavano nell'atmosfera a forti velocità. Aerei nel lontano passato della Terra? Dischi volanti? Di cosa si trattava veramente? La Bibbia è colma di descrizioni di macchine volanti. Leggiamone i seguenti passi:
"Io guardavo ed ecco un uragano avanzare dal settentrione, una grande nube e un turbinio di fuoco, che splendeva tutto intorno, e in mezzo si scorgeva come un balenare di elettro incandescente. Al centro apparve la figura di quattro esseri animati, che avevano sembianza umana e avevano ciascuno quattro facce e quattro ali. Le loro gambe erano diritte e gli zoccoli dei loro piedi erano come gli zoccoli dei piedi d'un vitello, splendenti come lucido bronzo. (…)"  [Ezechiele 1,4-7]
Potrebbe quasi sembrare la descrizione che un pastore potrebbe dare di un modulo d'atterraggio simile a quello che la Nasa mandò sulla Luna nel 1969! Non vi pare? E ancora:
"La gloria del Signore si alzò sopra il cherubino verso la soglia del tempio e il tempio fu riempito dalla nube e il cortile fu pieno dello splendore della gloria del Signore. Il fragore delle ali dei cherubini giungeva fino al cortile esterno, come la voce di Dio onnipotente quando parla."  [Ezechiele 10, 4-5]
"(…) alzai gli occhi e guardai ed ecco un uomo vestito di lino, con ai fianchi una cintura d'oro di Ufaz; il suo corpo somigliava a topazio, la sua faccia aveva l'aspetto della folgore, i suoi occhi erano come fiamme di fuoco, le sue braccia e le gambe somigliavano a bronzo lucente e il suono delle sue parole pareva il clamore di una moltitudine."  [Daniele  10, 5-6]
Cosa vide veramente il profeta? A cosa si riferiscono le parole folgore, fiamme, bronzo lucente e clamore di una moltitudine? D'altronde, questa è l'unica descrizione possibile che un uomo del tempo avrebbe potuto dare della discesa di un mezzo spaziale, in un tempo in cui parole come razzo, motore ed elettricità non esistevano.   
Gli dei dell'antichità e dei ogni tradizione, erano capaci di combattere con armi davvero fantastiche. Erano capaci di lanciare fulmini, dardi luminosi, raggi e reti di luce. Inoltre erano dei medici provetti, capaci di curare ogni male e perfino di riportare in vita i morti. Essi indossavano tute, occhiali, strani copricapo, forse dei caschi e maneggiavano oggetti indescrivibili, come delle bacchette portentose e degli strani cilindri. La dea Ishtar ne usava uno d'oro che le permetteva di volare, insieme ad altri sei misteriosi congegni: la Shu.gar.ra sulla testa, dei pendenti alle orecchie, delle piccole catene blu attorno al collo, delle pietre gemelle sulle spalle (forse due razzi?), cinghie che le stringevano il petto e la veste Pala, avvolta attorno al proprio corpo. Durante gli scavi archeologici ad Assur (la capitale assira) degli anni 1903/1914, venne rinvenuta una statua di Isthar antica di 4000 anni, vestita come nella descrizione, con strani marchingegni attaccati al petto ed alla schiena, la testa cinta da una specie di elmetto  e con lo strano vaso d'oro tra le mani. Il significato letterale della parola sumera  Shu.gar.ra è "ciò che fa andare lontano nell'universo". A voi le conclusioni. 

http://www.croponline.org

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