sabato 30 marzo 2013

Animalisti in piazza contro consumo di carne



A Bologna e Milano due diverse iniziative con agnelli morti in braccio, oppure animali (finti) impiccati all''albero di Cattelan'


 La protesta degli animalisti a Bologna





BOLOGNA - Due agnelli morti tenuti in braccio. Dietro, un gruppo di persone con in mano cartelli: altre immagini di macellazione e la scritta "Salva gli agnelli, scegli una pasqua Vegan". Sullo sfondo, la statua del Nettuno. E' questa l'iniziativa di sensibilizzazione dell'associazione essereAnimali andata in scena questa mattina nel pieno centro di Bologna. "Questi agnelli - hanno spiegato gli attivisti in una nota - provengono dagli allevamenti, sono deceduti prima di essere trasportati, ancora cuccioli, al macello. Oggi sono il simbolo di tutti gli animali che vengono uccisi per la loro carne. Ogni anno in Italia circa quattro milioni di agnelli e capretti vengono uccisi, ben 800mila muoiono esclusivamente nel periodo di Pasqua". L'associazione ha, con questa iniziativa di forte impatto che cade non a caso nel Venerdì santo, rinnovato l'invito a rinunciare alla carne e agli altri prodotti di origine animale, "é possibile ogni giorno della propria vita e costituisce una scelta etica basata sull'empatia e sul rispetto".

Altra iniziativa a Milano. Nel 2004 Maurizio Cattelan ci appese tre bambini-manichini scatenando grandi polemiche. Sullo stesso albero utilizzato dall'artista in Piazza XXIV maggio questa mattina l'associazione Nemesi Animale ha appeso tre finti agnelli per ricordare "gli 800.000 agnelli che muoiono ogni anno per finire sulle tavole italiane" nel periodo di Pasqua. "Alcuni anni fa tre pupazzi di bambini impiccati a quell'albero fecero un grande scalpore - ricorda l'associazione - Con questa azione simbolica vogliamo far riflettere sulla differente reazione che si potrebbe avere nel vedere un piccolo agnello impiccato a un albero o vederlo come un pezzo di carne in una macelleria. La fine per quell'animale è la stessa, cambia solo il contesto in cui avviene". "Sono 800.000 gli agnelli che muoiono ogni anno per finire sulle tavole italiane, animali di cui si parla molto ma che rappresentano solo una piccola parte delle decine di milioni di individui di varie specie allevati, uccisi e macellati per il consumo di carne. Ognuno - conclude la nota - di noi nella propria vita può fare delle scelte importanti: circa 6 milioni di italiani hanno già deciso di non mangiare gli animali".

(ANSA)

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