domenica 30 giugno 2013

Insegnamento a bimbi, 'Non tutto ha risposta'

'Poi c'e' religione, ma scienza non spiega cio' che non conosce'


di Beniamino Pagliaro
Come è nato l'universo? "Non lo so". Un bambino di sette anni, appena compiuti, varca la porta di casa di Margherita Hack e si aspetta risposte. Ma la vera lezione, forse l'ultima dell'astrofisica morta nella notte, a 91 anni, è un'altra: non tutto ha risposta. "Abbiamo dei fatti, e su quelli dobbiamo studiare", è la risposta. Un sabato con il sole, tre settimane fa, nella casa di Roiano, a Trieste. Hack non ha avuto figli, non sa dire di no. "Professoressa, c'é un bambino che vorrebbe farle delle domande sulle stelle, possiamo venire?". La risposta è positiva. All'arrivo, l'assistente dell'astrofisica avverte cortese ma ferma: "Si stanca presto, se avessi risposto io al telefono avrei detto di no".
Invece aveva risposto lei. Margherita arriva dal primo piano, si aiuta con un bastone. Riceve fiori viola, "come la mia Fiorentina", saluta il giovane intervistatore, accompagnato dalla sorella e dalla madre. La casa è abbracciata dal verde. Dentro ospita libri ovunque, uno sopra l'altro. In cima alla libreria ci sono un grande mappamondo tradizionale e un mappamondo celeste. Appeso al muro, un manifesto elettorale della candidatura al Parlamento, fotografata con uno dei tanti gatti. I felini di casa compaiono dopo poco.
Pronti, via. Come è nato l'universo? "Non lo so - risponde Hack - Sappiamo molte cose dell'universo: com'é fatto, come cambia. Conosciamo la vita delle stelle, le osserviamo, sappiamo di che cosa sono fatte, come nascono e come muoiono. Ma non sappiamo come tutto è cominciato. Sappiamo che esiste, e lo assumiamo come un fatto. La scienza parte dai fatti. Poi c'é la religione, Dio, le spiegazioni. Ma la scienza conosce solo i fatti, non cerca di spiegare ciò che non conosce". Domanda numero due: si riuscirà a superare la velocità della luce? "Non credo", risponde. E come finirà l'universo? "Finirà nel buio, perché le stelle si allontanano lentamente una dall'altra e la nostra galassia rimarrà sempre più sola". L'incontro è quasi finito. Margherita fa la dedica ai due fratellini sul suo ultimo libro, regala loro una carezza, c'é tempo per una foto ricordo. "Da bambina non pensavo alle stelle, pensavo a giocare", dice mentre li saluta.
(ANSA)

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