venerdì 21 giugno 2013

THE DARK SIDE OF DARK MATTER (La Luna e la materia oscura)

di Leonardo Rubino 

Che la Luna mostri sempre la stessa faccia alla Terra è fatto arcinoto (all’1% della popolazione mondiale; al rimanente 99% interessano altre cose di bassissimo livello, ma lasciamo stare). Tant’è vero che su tale faccia, sempre visibile dalla Terra, tanti hanno voluto individuare la figura di due innamorati che si baciano (il Bacio nella Luna); e, direi, non a torto, a giudicare dalla comparazione, qui sotto, tra una foto della Luna ed un disegno.


Tra parentesi, la volontà di individuare sembianze umane sui corpi celesti ha coinvolto anche la Terra stessa, ad esempio con l’Italia, che, direi in modo abbastanza impressionante, raffigura uno stivale (una gamba umana). E, sempre per pura curiosità, c’è anche chi ha fatto notare che la nazione che si trova esattamente dall’altra parte del globo, rispetto all’Italia, ha anch’essa la forma di uno stivale (rovesciato). Parliamo della Nuova Zelanda. Ma c’è un motivo se la Luna mostra alla Terra sempre la stessa faccia: la forza mareale della Terra sulla Luna. Infatti, tale sincronismo tra moto di rotazione intorno a se stessi e moto di rivoluzione intorno al corpo centrale è caratteristico di tantissimi satelliti, nel sistema solare. Addirittura Caronte, il satellite di Plutone, si muove su un’orbita geostazionaria, ossia non solo mostra a Plutone sempre la stessa faccia, ma, visto da Plutone, appare sempre fisso in cielo (fermo).

Il Sole, pure, tenderebbe, con la sua forza gravitazionale mareale, a far mostrare alla Terra sempre la stessa faccia, ma la distanza Terra-Sole è, in proporzione, molto più grande di quella Terra-Luna, per cui il Sole perlomeno ancora non c’è riuscito. Praticamente, con riferimento alla figura qui sotto, è come se Terra e Luna fossero due ballerini, o due pattinatori su ghiaccio che, tenendosi per mano (causa forza gravitazionale) danzano insieme e, dunque, il meno massivo finisce con il mostrare sempre il viso al partner, pur ruotando, entrambi, sulla pista e, dunque, anche intorno a se stessi.



E cosa c’entra tutto ciò con la materia oscura? C’entra, in quanto, a mio avviso, l’eccesso di velocità rivelato nelle stelle che orbitano nelle galassie è dovuto proprio all’effetto mareale esercitato dall’Universo che vi è tutto intorno!


Andromeda (M31).


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da Richard

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