sabato 30 novembre 2013

Fondi Lega, verso richiesta giudizio Bossi

Chiuse indagini Procura Milano, accusa: appropriazione indebita e truffa alla Stato per 40 mln. La richiesta di rinvio a giudizio si profila anche per i figli del senatur, Riccardo e Renzo


  Umberto e Renzo Bossi

MILANO - La Procura di Milano ha chiuso  le indagini in vista della richiesta di rinvio a giudizio per Umberto Bossi, i suoi due figli Riccardo e Renzo, e altre persone per la vicenda della gestione dei fondi della Lega. Le accuse per l'ex segretario del Carroccio sono di appropriazione indebita e truffa allo stato per circa 40 milioni di euro.
L'avviso di conclusione delle indagini firmato dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e dai pm Roberto Pellicano e Paolo Filippini, in vista della richiesta di processo, riguarda 10 persone, tra cui Umberto Bossi, candidato per la segreteria del Carroccio, accusato di truffa e appropriazione indebita, e per i figli Renzo detto 'il Trota' e Riccardo, accusati di appropriazione indebita. Tra gli indagati anche l'ex tesoriere della Lega Francesco Belsito, l'ex vicepresidente del Senato Rosi Mauro e l'imprenditore Stefano Bonet in relazione allo scandalo sull'uso dei fondi della Lega scoppiato nella primavera del 2012, che ha travolto il fondatore della Lega Bossi e la sua famiglia. Da quanto emerge dall'atto dei pm, attraverso rendiconti irregolari presentati in Parlamento Umberto Bossi in ''qualità di legale rappresentante'' del Carroccio avrebbe truffato lo Stato per circa 40 milioni di euro. Cifra maggiore rispetto a quella che era venuta alla luce fino ad oggi che era di circa 18 milioni di euro. Gli investigatori del nucleo di polizia tributaria della Gdf di Milano, infatti, hanno analizzato oltre ai rendiconti del 2009 e del 2010 anche quello del 2008, per cui la Lega avrebbe ottenuto indebitamente rimborsi elettorali pari a ''22.473.213'' euro. Per il 2009, invece, avrebbe incassato illecitamente ''17.613.250'' euro, mentre nel 2010 ''i revisori pubblici hanno dichiarato l'irregolarità del rendiconto'' e i soldi richiesti non sono arrivati al partito. Secondo l'accusa, la Lega avrebbe incassato soldi pubblici ''in assenza di documenti giustificativi di spesa ed in presenza di spese effettuate per finalità estranee agli interessi del partito politico''. Di qui l'accusa di appropriazione indebita per il Senatur e i suoi figli per una serie di spese personali.
indagata Rosi Mauro, anche per laurea ex bodyguard La procura di Milano ha chiuso le indagini per la vicenda dei fondi della Lega anche nei confronti di Rosi Mauro, l'ex senatrice del Carroccio, che ora e' accusata di una appropriazione indebita di 99.731,50 euro, denaro proveniente dalle casse del partito. Tra i soldi di cui l'ex esponente lumbard si sarebbe appropriata ci sono anche 77.131,50 euro ''per acquisto titolo di laurea albanese - si legge nel capo di imputazione - presso l'università Kristal di Tirana a favore di Pierangelo Moscagiuro'' ex guardia del corpo.
da U.Bossi 208 mila euro spese con fondi pubblici  - A Umberto Bossi sono contestate 208 mila euro di spese personali con soldi pubblici. Lo scrivono i pm di Milano nell'avviso di chiusura indagini. Il Senatur è accusato di appropriazione indebita per aver usato fondi pubblici del partito per pagare multe, cartelle esattoriali, ''lavori edilizi'' per la casa di Gemonio (1583 euro), assegni anche da 50 mila euro. E poi 160 euro per ''acquisto regalo di nozze'', 27 mila euro per ''abbigliamento'', gioielli, 1500 euro di dentista, 81 mila euro per lavori in una casa di Roma.
pm, cerchio magico alimentato in danno patrimonio Lega  - I pm di Milano, nel motivare la richiesta di archiviazioni per l'ex ministro Roberto Calderoli, Manuela Marrone e altre persone, hanno parlato di ''cerchio magico, che sarebbe stato alimentato con favoritismi ed elargizioni a danno del patrimonio della Lega''. La frase si legge nel passaggio in cui la procura sottolinea che la moglie del Senatur era stata iscritta nel registro degli indagati per appropriazione indebita in riferimento alla legittimità dei finanziamenti in contanti per la scuola Bosina della quale era amministratrice. I pm peraltro, nel chiedere l'archiviazione della posizione della Marrone, hanno sottolineato che ''non si può escludere che delle somme corrisposte per la scuola Bosina in denaro contante la Marrone possa aver profittato a titolo personale''. Anche se tale ipotesi ''non ha trovato riscontro''. E proprio valutando la posizione di Manuela Marrone nella richiesta di archiviazione si legge che ''è stata inserita, assieme ad altri famigliari di Umberto Bossi ed assieme a Rosi Mauro all'interno del Cerchio Magico che sarebbe stato alimentato con favoritismi ed elargizioni a danno del patrimonio della Lega''.
chiesta archiviazione per Calderoli e Marrone - La procura di Milano contestualmente alla chiusura delle indagini sui fondi della Lega a carico dell'ex tesoriere Francesco Belsito, dell'ex segretario Umberto Bossi, dei suoi due figli e di altre persone, ha chiesto l'archiviazione delle posizioni dell'ex ministro Roberto Calderoli della moglie del Senatur Manuela Marrone e anche dell'ex legale del Carroccio e ex componente del Csm Matteo Brigandì. Se venisse accolta tale istanza, che riguarda per alcuni capi di imputazioni anche gli stessi Umberto Bossi, Belsito e Rosi Mauro, i tre indagati verrebbero esclusi dal procedimento.
(ANSA)

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