giovedì 30 gennaio 2014

Società multietnica: altro calciatore decapitato in Brasile


João Rodrigo Silva Santo, 35 anni, passato da calciatore
João Rodrigo Silva Santo, 35 anni
Un ex calciatore brasiliano è stato decapitato, e la testa consegnata alla moglie.  E’ l’ennesima vicenda ad accendere i riflettori sul Brasile in vista del Mondiale della prossima estate.
Dal Brasile, fiore all’occhiello della propaganda multietnica, dopo la decapitazione nel Maranhao, quando una partita amatoriale si trasformò in cronaca nera (con l’uccisione di un giocatore da parte di un arbitro, poi decapitato dai familiari della vittima) e diverse vicende di violenza legate alle proteste contro i soldi sperperati nell’organizzare l’evento Fifa, arriva un’altra storia tragica. Simbolo di una società profondamente violenta e divisa. Il futuro ‘cucinato’ all’Italia dalla Kyenge.
Realengo, zona Ovest di Rio de Janeiro: João Rodrigo Silva Santo, 35 anni, un passato da calciatore professionista al Bangu,nel Madureira, nel Botafogo, Svezia e Honduras, è stato ucciso ieri per motivi da accertare. La moglie, alle 5.30 del mattino la signora Geisha Silva sente un rumore nel cortile: trova uno zaino, dentro  la testa del marito, senza occhi e con la lingua tagliata.
 E in tutte queste vicende gli echi della minaccia del cartello della droga Primeiro Comando da Capital, di San Paolo: sarà una “coppa del modo del terrore”.

http://voxnews.info/2013/10/30/societa-multietnica-altro-calciatore-decapitato-in-brasile/


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