mercoledì 30 aprile 2014

Bertone attacca e insinua dubbi sulle “presunte” ristrettezze del Papa

bertone-Redazione- Voleva essere una difesa. Nei fatti, suona più come un attacco o comunque l'insinuazione di un dubbio.
La lettera spedita dal cardinale Tarcisio Bertone ai settimanali diocesani di Vercelli e Genova (dove fu arcivescovo) recita quanto segue: "Nei giorni scorsi alcuni media hanno parlato in maniera malevola a proposito dell'appartamento che abiterò in Vaticano e, per rincarare la gogna mediatica, 'l'informatore' ne ha raddoppiata la metratura. È stato detto che il Papa si asrebbe infuriato con me. Addirittura è stato messo a confronto lo spazio del 'mio' appartamento con la presunta ristrettezza della residenza del Papa [...]".

"Sono grato e commosso per la telefonata affettuosa che ho ricevuto da Papa Francesco il 23 aprile scorso per dirmi la sua solidarietà e il suo disappunto per gli attacchi rivoltimi a proposito dell'appartamento, del quale era informato fin dal giorno in cui mi è stato attribuito", continua Bertone. "L'appartamento spazioso, come è normalmente delle residenze del Vaticano, e ristrutturato (a mie spese), mi è concesso in uso e dopo di me ne usufruirà qualcun altro".

Difficile non farsi domande di fronte a quell'espressione – "presunta ristrettezza della residenza del Papa" – scelta dal cardinale. Cosa vuole dire in realtà Bertone?, si chiede ad esempio Marco Ansaldo su RepubblicaChe Francesco non vive in realtà in 70 metri quadri? E perché quella ristrettezza sarebbe solo "presunta"? Si tratta di una frecciata nei confronti del pontefice?

http://www.articolotre.com/2014/04/bertone-attacca-e-insinua-dubbi-sulle-presunte-ristrettezze-del-papa/

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