mercoledì 30 aprile 2014

Droni per scovare i vu’ cumprà in spiaggia, Iacobini sul Giornale

Scrive Iacobini: "A Lucca, intanto, un altro sin­daco Pd, Alessandro Tambelli­ni, ai rom voleva dare una dimo­ra, paragonando ai nazisti quanti storcevano il naso chie­dendo di dare precedenza agli italiani. Poi, di fronte alle prote­ste ha cambiato idea."
ROMA – “Droni in volo sulle spiagge per scovare i vu’ cumprà” scrive Giampaolo Iacobini del Giornale, “dall’estate partirà un servizio di monitoraggio dell’arenile contro i venditori abusivi. Che costa 10mila euro a settimana”.
L’articolo completo:

Droni per scovare i vu' cumprà in spiaggia, Iacobini sul Giornale
Droni per scovare i vu' cumprà in spiaggia, Iacobini sul Giornale
Panchine geneticamente modificate, taglio dell’acqua, respingimenti in stazione ed ora anche droni dal cielo: i sin­daci d’Italia dichiarano guerra a rom, accattoni e venditori am­bulanti.
Le armi convenzionali, quel­le suggerite dal buon senso, si sono rivelate fallimentari. Così i comuni italiani hanno scelto di affidarsi all’inventiva.Nel mi­rino dei primi cittadini, il popo­lo degli ultimi ( in più d’un caso, dei furbi): clandestini, mendi­canti, senzatetto. Da tenere lon­ta­ni dalle città per tutelare sicu­rezza e decoro urbano, senza però risolvere alla radice il pro­blema. Semplicemente sposta­to, magari di peso, solo di qual­che chilometro.
Adesso c’è chi spera in risulta­ti migliori grazie alle forze ae­ree. La prossima estate, a Jeso­lo, sarà lotta senza quartiere ai vu cumprà: a dar loro la caccia sarà l’aviazione leggera, una squadriglia di droni che nelle in­tenzioni del sindaco, Valerio Zoggia,capo di un’amministra­zione politicamente multiraz­ziale in cui siedono Pd, Udc e Pdl, servirà a scovare accampa­menti e depositi di merce, an­che contraffatta, venduta sen­za autorizzazione lungo l’areni­le. Costo dell’operazione: 10.000 euro a settimana. E c’è già chi si chiede provocatoria­mente se non sarebbe stato me­glio, con quei soldi, pagare le fe­rie estive agli irregolari del com­mercio, per averli in spiaggia co­me b­agnanti sostenendo alme­no l’economia locale.
Per andare sul sicuro, a Gori­zia e Bergamo hanno imbocca­to un’altra strada. Quella della scomodità. E su viali e piazze so­no spuntate le panche antibar­bone, contraddistinte da un bracciolo centrale che impedi­sce di sdraiarsi. Inevitabili le ac­cuse di razzismo, indirizzate agli amministratori artefici del­la trovata, tutti di destra. Ma an­che sull’altra sponda del fiume della politica la creatività non fa difetto. Nella civilissima Tre­viso, ad esempio, è stato brevet­tato il respingimento su rotaia. L’idea è figlia dell’estro della giunta guidata da Giovanni Ma­nildo del Pd , che per fantasia ri­schia di far passare alla storia come un dilettante il suo prede­cessore, il sindaco-sceriffo le­ghista Giancarlo Gentilini, in­ventore del divieto di seduta sul­le panchine. Alla Lega che insi­steva per i fogli di via, il vice di Manildo, Roberto Grigoletto sul Gazzettino ha replicato sec­co: «Un’idea che fa sorridere. Sarebbe più efficace, in accor­do con Padova e Venezia, bloc­care gli accattoni mentre scen­dono dal treno in stazione, farli risalire e ritornare a Marghera o Mestre, nei posti da dove parto­no e dove sono sfruttati dalla malavita».Ricetta diversa quel­la applicata a Padova, dove già Flavio Zanonato, egli pure de­mocratico nonché ministro al­l’industria nel Governo Letta, nel 2006 da sindaco non aveva esitato a tirar su un muro per iso­lare un intero quartiere dagli spacciatori. A ottobre il suo suc­cessore, Ivo Rossi, per impedi­re la sosta prolungata di fami­glie rom sui viali del cimitero di Granze di Camin ha giocato d’astuzia. Lasciando a secco i fontanini pubblici della zona. «Chi frequenta il cimitero ha pa­ura », spiegava in quei giorni l’assessore padovano ai servizi sociali, Silvia Clai, rassicuran­do: «È una misura provvisoria, presa dopo aver sentito anche il parroco». Quasi ad evitare che la Chiesa che in mare aperto s’apre ai migranti avesse maga­ri da ridire sull’assetamento dei nomadi accampati sotto ca­sa. A Lucca, intanto, un altro sin­daco Pd, Alessandro Tambelli­ni, ai rom voleva dare una dimo­ra, paragonando ai nazisti quanti storcevano il naso chie­dendo di dare precedenza agli italiani. Poi, di fronte alle prote­ste ha cambiato idea.

http://www.blitzquotidiano.it/rassegna-stampa/droni-in-volo-sulle-spiagge-per-scovare-i-vu-cumpra-iacobini-giornale-1852152/

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