mercoledì 30 aprile 2014

Pena capitale. In Usa un condannato su 25 è innocente

Gli innocenti nel braccio della morte negli Stati Uniti sono sempre di più.
Pena capitale. In Usa un condannato su 25 è innocente-M.F.- Secondo i risultati di uno studio condotto da un team di esperti legali e statistici del Michigan e della Pennsylvania, negli Stati Uniti almeno il 4,1% delle personecondannate a mortesarebbe innocente. Ma c'è anche di più, spesso, cho è innocente riesce a scampare alla pena di morte, ma finisce comunque dietro le sbarre a vita.
Questi i dati inquietanti contenuti nell'articolo Rate of False Conviction of Criminal Defendants Who Are Sentenced to Death, pubblicato  sulla rivistaProceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America.
Lo studio  si è basato sull’analisi delle 7.482 sentenze capitali emesse negli Stati Uniti dal 1973, quando la pena di morte fu reintrodotta, al 2004. Di queste persone, 117 sono state poi esonerate, ossia l’1,6%. Analizzando i casi e facendo calcoli statistici, gli autori sono arrivati alla conclusione che almeno altri 200 detenuti sarebbero stati liberati, se avessero ricevuto l’assistenza legale necessaria a portare i loro ricorsi fino alla conclusione. Secondo il professore di Legge della Michigan Law University Sameul Gross, uno dei firmatari dell’articolo, "la grande maggioranza degli innocenti condannati a morte non vengono mai identificati e liberati".
Nella maggior parte dei casi si tratta di errori giudiziari, della ricerca frettolosa di un colpevole a tutti i costi. Una volta trovato il presunto colpevole non importa più trovare la verità, ma lo si deve condannare e passare oltre, a un altro caso. La ricerca dimostra che la maggior parte di questo condannati non hanno i mezzi, intellettuali o economici, per tentare di contrastare le decisioni dei tribunali, finendo per accettarle, ritenendo di non avere nessun'altra possibilità per dimostrare la propria innocenza ed essere liberati.
Dal 1973 al 2004 il 35% dei condannati a morte sono stati risparmiati, ma sono comunque rimasti incarcerati. La pena è stata tramutata in ergastolo, il tribunale ha riconosciuto che non avevano commesso il delitto di cui erano stati accusati, o almeno non lo avevano commesso secondo le modalità descritte nel processo. In questi casi l'imputato ha accettato l'ergastolo, senza tentare di cambiare la propria sorte.
Si pensa che se molti imputati avessero avuto i mezzi e la volontà per proseguire gli appelli, forse, sarebbero stati riconosciuti innocenti e liberati.
Forse proprio per tutti questi episodi, ormai impossibili da passare sotto silenzio, negli Stati Uniti la pena di morte è sempre meno popolare. Nel 2014 sono state eseguite già 19 condanne capitali, di cui sette solo in Texas, e ne sono in programma altrettante. Ma 33 condanne sarebbe comunque il numero più basso dal 1994, due terzi in meno rispetto al picco del 1999 (98 esecuzioni).

http://www.articolotre.com/2014/04/pena-capitale-in-usa-un-condannato-su-25-e-innocente/

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