sabato 30 agosto 2014

Giustizia, Renzi: “Responsabilità civile per i magistrati? Chi sbaglia paga”

Il premier: "Metà processi civili in tre anni". Nella riforma del governo anche la modifica della pubblicabilità delle intercettazioni: "Nessun bavaglio né limiti nella capacità investigativa". Prevista l'introduzione del falso in bilancio e dell'autoriciclaggio. Stop della prescrizione dopo la sentenza di primo grado. Anm: "Resta impressione di riforma punitiva"


Giustizia, Renzi: “Responsabilità civile per i magistrati? Chi sbaglia paga”

Un decreto per smaltire il numero dei processi civili, una delega al parlamento per modificare la pubblicabilità delle intercettazioni. E poi responsabilità civile per i magistrati, prescrizione, introduzione del falso in bilancio e dell’autoriciclaggio. Sono queste le misure al centro della riforma della giustizia che sono state approvate dal consiglio dei ministri. Il premier ha parlato di dimezzamento dei processi civili in tre anni (che oggi sono oltre 5 milioni), dimezzamento dei tempi medi per il primo grado a meno di un anno, dimezzamento della pausa estiva. “Nessun bavaglio”, sottolinea Matteo Renzi riguardo alle intercettazioni, mentre sulla responsabilità dei magistrati annuncia che verrà introdotta in base al principio del “chi sbaglia paga”. Critica l’Associazione nazionale dei magistrati, secondo cui resta l’”impressione” di una riforma “punitiva”: ”Si lancia il messaggio che la giustizia funziona male perché i magistrati fanno errori – dice il segretario Maurizio Carbone – e si dà il via libera ad azioni strumentali contro i giudici”.

Con la riforma, la prescrizione si interromperà al primo grado di giudizio ma non va dimenticata “la capacità di arrivare all’appello. Se dopo due anni non c’è la sentenza di appello la prescrizione ricomincia a correre”. Durante la conferenza stampa il GuardasigilliAndrea Orlando ha precisato che la “nuova” prescrizione entrerà in vigore subito, anche per i processi in corso. Ma non mancano le critiche dell’Anm nemmeno su questo punto: “Il grosso neo della riforma della giustizia è non aver affrontato con il coraggio necessario il nodo spinoso della prescrizione. Ci aspettavano un intervento più massiccio e radicale che mettesse in discussione l’intero assetto della ex Cirielli, che ha dato cattiva prova di sé”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/29/giustizia-renzi-meta-processi-civili-in-3-anni-stop-alla-prescrizione-al-primo-grado/1102698/

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