martedì 30 settembre 2014

Le contraddizioni del Notariato alla Commissione legalità del Comune

notariato-R.C.- Audizione del notaio Giulio Biinoavanti la Commissione Legalità del comune di Torino presieduta da Fosca Nomis.
Il tema è di stretta e scottante attualità: ilriciclaggio.
Biino, presidente del Consiglio Notarile dei distretti di Torino e Pinerolo è accompagnato dal segretario del notariato Alessandro Scilabra.
Il notaio è il guardiano del cancello” esordisce Biino, un’affermazione suggestiva e soprattutto impegnativa che al termine dell’audizione lascerà qualche perplessità e altrettanti interrogativi.
Il notaio sottolinea la doppia veste del ruolo che riveste: professionista e pubblico ufficiale.
 Ruolo, quello del professionista, che impone, di fronte a un’operazione apparentemente regolare, l’obbligo al notaio di prestare la propria opera e redigere l’atto.
Del resto, il professionista non ha facoltà inquirente, anche se Biino afferma che ilnotaio è “custode della legalità” e lo dimostra il fatto che il notariato è la categoria professionale che ha effettuato nel corso dello scorso anno più segnalazioni in materia di antiriciclaggio alle autorità preposte.
Ma il dubbio rimane.
A prescindere dalla veste di pubblico ufficiale, l’etica non imporrebbe al notaio, anche di fronte ad una situazione regolare, ma che presenti lati quantomeno dubbi, di redigere sì l’atto, ma conseguentemente di segnalare eventuali anomalie all’autorità giudiziaria?
Sembrerebbe di no.
Comunque il notaio non è tenuto a giustificare la congruità di un’operazione finanziaria o immobiliare.
Esempio concreto: un soggetto significativamente non abbiente, acquista una proprietà con un mutuo di mezzo miliardo di euro erogato regolarmente da un istituto bancario.
Bene, per il notaio nulla osta, in quanto le opportune verifiche sull’acquirente sono state effettuate dalla banca che ne ha determinato la solvibilità.
Francamente pare un pò limitata la funzione di custode della legalità esercitata dal notaio, si sta parlando di banche, rigide e zelanti nelle istruttorie che riguardano comuni cittadini, leggermente più elastiche quando si tratta di milioni di euro, come dimostra la recentissima indagine a carico di dirigenti e funzionari della Banca Popolare di Novara, quantomeno miopi circa un’operazione da dieci milioni di euro e di conseguenza indagati per riciclaggio.
Amaro il commento di Pino Masciari, testimone di giustizia e membro della Commissione Legalità “Le mafie sono imprenditoria e devono fare cassa. Se le mafie esistono è perché qualcuno permette loro di esistere, politica finanza r Istituzioni comprese, in un Paese, il nostro destinato a morire”.

http://www.articolotre.com/2014/09/le-contraddizioni-del-notariato-alla-commissione-legalita-del-comune/

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