venerdì 31 gennaio 2014

Febbraio sulla neve in Friuli

Abbondanti nevicate per sciate perfette e pacchetti per risparmiare


Snowboard in Friuli Venezia Giulia (Foto: PentaphotoSnowboard in Friuli Venezia Giulia (Foto: Pentaphoto
Friuli Venezia Giulia, appuntamento con Crazy Bob il 18 febbraio

Abbondanti nevicate per sciate perfette e pacchetti per risparmiare. Il Friuli Venezia Giulia ha lanciato la promozione "last minute neve" dedicata a tutti coloro che vogliono concedersi un fine settimana sulla neve, senza esagerare con le spese.

Coinvolti tutti i comprensori friulani: Piancavallo, Forni di Sopra-Sauris, Ravascletto-Zoncolan, Tarvisio e Sella Nevea. Un'occasione per divertirsi con lo sci alpino tradizionale ma anche per sperimentare altri sport, alcuni più classici come le escursioni con le ciaspole e altri più originali come il curling. Per i più temerari e allenati lo snowboard o l'arrampicata sportiva su ghiaccio. Si può partecipare anche ad escursioni con le racchette da neve insieme a guide naturalistiche o prendere lezioni di arrampicata. Dal 28 febbraio c'è poi un appuntamento di grande richiamo e che promette divertimento per grandi e piccoli: è Crazy Bob, alias "la pazza corsa sulle nevi" che si corre per tre giorni sulle Dolomiti friulane di Forni di Sopra. Si tratta di una competizione per bob e slitte auto-costruite dove non è importante solo chi arriva per primo ma soprattutto ingegno, humour e divertimento. Per iscriversi c'è tempo fino al 20 febbraio. Gli organizzatori della manifestazione fanno sapere che al momento hanno già confermato la propria presenza ben oltre venti squadre, al lavoro per "inventare" i rispettivi mezzi di discesa. Eventi nell'evento saranno una gara di "Snow on board", sfida di snowboard durante la quale i partecipanti dovranno dimostrare di saper scendere con la tavola anche portando in mano un bicchiere pieno di liquido, e la gara di "tiro al palloncino in discesa".

In collaborazione con gli operatori della montagna, TurismoFVG promuove un pacchetto per il mese di febbraio che, a partire da 50 euro a notte a persona, comprende soggiorno in mezza pensione e skipass gratuito per tutta la durata della vacanza. L'iniziativa punta a coinvolgere soprattutto famiglie e giovani. Per coloro che viaggiano insieme a bambini sono pensate anche altre agevolazioni su misura, nelle singole località, che spesso pensano ad animazione e ad attività di approccio alla neve in sicurezza.

(ANSA)

Letta prepara il benservito a Mastrapasqua: “Inps, serve nuova governance”


Antonio Mastrapasqua (Foto Lapresse)

ROMA – Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, prepara il benservito ad Antonio Mastrapasqua, il presidente dell‘Inps indagato per le presunte cartelle cliniche taroccate all’ospedale Israelitico di Roma.
“Per il governo l’incarico di presidente di un ente pubblico nazionale deve essere fatto in esclusiva e non in regime di conflitto di interesse”, a detto il premier, con riferimento indiretto ai nove incarichi ricoperti da Mastrapasqua. Proprio per evitare nuovi casi simili, dovuti ad un “buco normativo clamoroso”, Letta ha annunciato la presentazione di un disegno di legge con procedura di urgenza alle Camere per far sì che la presidenza dell’Istituto nazionale della previdenza sia un incarico “esclusivo”.
Il governo preme per riformare la governance dell’Inps e intende incontrare presto le parti sociali. Letta ha spiegato: 
“Il governo non si sovrappone all’azione dell’autorità giudiziaria, ma non esiste una norma di incompatibilità nella cariche nella pubblica amministrazione. Noi interveniamo oggi con un disegno di legge che presentiamo alla Camera con procedura di urgenza. In questo modo si colma unbuco normativo a nostro avviso clamoroso sulle incompatibilità per gli enti pubblici nazionali. Riteniamo che conflitti d’interesse nella sostanza ma non rilevati nella norma, debbano terminare e che quegli incarichi, per i grandi soggetti nazionali, come Inps, Istat o altri, devono essere svolti in esclusività”.

http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/letta-prepara-benservito-mastrapasqua-inps-serve-nuova-governance-1781511/

Il CNR per l’Italia


su Il futuro della specie
Autore: Rino Falcone
 


E allora ripartiamo dal Consiglio Nazionale delle Ricerche!
Ripartiamo dai quei 90 anni che l’istituzione scientifica italiana più grande e certamente tra le più prestigiose compie in questo 2013, anno di chiusura di un terribile lustro (iniziato nel 2008) per le sorti delle economie mondiali e per quelle nazionali in particolare.
Sembra uno iato profondo e inconcepibile quello che mette a confronto le drammatiche vicende di crescente impoverimento e disoccupazione di parte delle popolazioni europee, e l’idea che della realtà in divenire ci proietta la scienza e l’evoluzione tecnologica attuale: due mondi apparentemente incompatibili ma coesistenti.
Ed il paradosso, ma anche la straordinaria opportunità, è che le sorti e la durata di quelle crisi saranno irrimediabilmente dipendenti dagli impatti che potranno produrre gli sviluppi scientifici e le ricerche in tutti gli ambiti produttivi e sociali.
Ripartiamo dalle parole del Presidente Napolitano che in questa celebrazione (ieri 25 giugno nell’Aula Convegni del CNR di Roma) ha voluto richiamare le tre anime fondanti il senso profondo della prospettiva di futuro: le politiche pubbliche, le istituzioni pubbliche e infine, le persone (il loro valore, la loro centralità).
Una triade indissolubile se si vuole cementare qualunque progetto serio e ambizioso di costruzione collettiva, socialmente compatibile. In qualunque ambito, ma tanto più nella ricerca e nella scienza, appare fondamentale che quei tre elementi viaggino assieme e si consolidino reciprocamente.
Servono quindi politiche di serietà e di espansione, come ha ricordato il Ministro Carrozza. Troppo a lungo abbiamo lesinato risorse essenziali al motore del nostro Paese, di cui la conoscenza rappresenta il carburante principale.
Politiche favorenti il dialogo tra le istituzioni di ricerca e la società nelle sue variegate articolazioni e bisogni, come ha sostenuto il Presidente del CNR Nicolais. E proprio alle Istituzioni e al loro evolversi nel tempo vanno attribuiti quei compiti essenziali senza i quali una comunità stenta a ritrovarsi. E tra le Istituzioni scientifiche nazionali il CNR svolge quel ruolo di amalgama e coesione che gli viene dalla natura multi e interdisciplinare che sin dalla nascita gli è stato attribuito grazie a Vito Volterra.
E ripartiamo quindi dagli scienziati: dalla curiosità e l’intelligenza che li anima.
Dagli uomini per l’appunto! Dal bisogno profondo che c’è in ognuno di noi di costruire nuove rappresentazioni del mondo attraverso le acquisizioni aggiornate delle conoscenze, trasformando in tal modo quelle precedentemente conquistate, secondo uno schema essenziale alla straordinaria evoluzione dell’umanità.
Nella giornata dei 90 anni del CNR, forse si è allora accesa una piccola scintilla. In quell’aula abituata ad ospitare il confronto tra le tante forme della razionalità, in cui gli uomini della scienza e della cultura confrontano con metodo e misura la forza e l’efficacia delle loro ipotesi, si è indicato con il solido sostegno delle massime autorità pubbliche, un percorso e una prospettiva di uscita dalla crisi per il nostro Paese. Ripartire dal sapere, dal pensiero scientifico, dalla curiosità, dalla riflessione scientifica e culturale sul mondo e su noi stessi.
http://il-futuro-della-specie.com.unita.it/politica/2013/06/26/il-cnr-per-li

M°Gozo Shioda - Yoshinkan Aikido





Caricato in data 06/gen/2009
M°Gozo Shioda
Yoshinkan Aikido
Gozo Shioda
Aikido
Arti Marziali


youtube.com

剛三塩田 Gōzō Shioda: la potenza nell'essenziale



"Se padroneggiate solidamente le basi, non appena diverrete esperti sarete capaci di produrre una forza sorprendente anche con semplici movimenti”. [Gozo Shioda]

Gozo (Takeshi) Shioda nacque il 9 settembre del 1915 a Yotsuya, in Tokyo.

Suo padre, il Dott. Seiichi Shioda era noto come famoso medico e patriota; Gozo fu il suo secondogenito.
Iniziò in gioventù la pratica del Kendo e del Judo, in cui ottenne la cintura durante la frequenza alle scuole superiori. Egli si accostò all’Aikido dopo essere stato facilmente atterrato da Morihei UeshibaO’ Senseidurante una dimostrazione nel 1932.All’età di diciassette anni divenne quindi un suo fedele allievo, iscrivendosi al Kobukan Dojo, e studinadovi come uchideshi (allievo interno) per ben otto anni consecutivi e rallentando così i suoi studi presso la Takushoku University.
Egli studiò anche Aiki Jujutsu (in quegli anni va inoltre ricordato chenon era ancora chiaro il nome al quale riferirsi all’arte del Fondatore, spesso denominata al tempo Aiki Budo).
In quel periodo, insieme agli altri uchideshi spesso frequentava la vita notturna di Tokyo, provocando frequentemente risse con alcune gang giovanili allo scopo di testare la propria abilità marziale, malgrado il rigoroso divieto dato da Morihei Ueshiba di agire in tal senso.

Durante un incidente, si dice che Gozo e gli uchideshi che erano con lui furono coinvolti in una rissa con una gang di circa trenta yakuza(malviventi giapponesi). Pare che egli fu capace di sconfiggere la gang atterrando il loro capo per primo. Disse poi che questa fu una tattica essenziale per vincere combattere contro numerosi avversari.

Il suo allenamento sotto il diretto insegnamento del Fondatore durò all’incirca una decina di anni.

Fu mandato nel 1937 in Cina come membro dell’Esercito Imperiale Giapponese e durante questo periodo ebbe numerose occasioni di testare sul campo la sua abilità marziale.
In un famoso aneddoto, egli raccontò che stava bevendo in un bar con un suo amico dell’esercito a Shangai, quando quest’ultimo venne coinvolto in un’accesa discussione con un membro locale di una gang, che chiamò altri tre suoi fedeli a dargli man forte. A quel tempo Shangai risultava un luogo fuori dal controllo delle forze dell’ordine e la gang cinese era probabilmente intenzionata ad uccidere i due soldati giapponesi.

Shioda ed il suo amico riuscirono a fuggire velocemente, ma presto furono bloccati dentro una stanza dai quattro malviventi. Nello scontro fisico che seguì, pare che Shioda ruppe il piede di uno degli avversari, il braccio di un altro e ferì un terzo colpendolo con un pugno profondo allo stomaco, affermando poi di avere utilizzato tecniche di Aikido e principi ad esso connessi.

Successivamente egli descrisse questo avvenimento come una sorta di sua "illuminazione” nell’Aikido e dichiarando che sarebbe possibile realmente apprezzare cosa l’Aikido sia soltanto dopo averlo utilizzato in una situazione di vita o di morte come questa[noi dissentiamo da ciò].
Nel 1941 si laureò all’università e venne assegnato ad alcuni incarichi amministrativi durante la Seconda Guerra Mondiale, che lo fecero viaggiare per alcuni anni in Taiwan e nel Borneo.
Ritornò in Giappone dopo la guerra nel 1946 ed, in seguito ad un periodo di allenamento ad Iwama, si esibì in numerose dimostrazioni della sua Arte ai dipartimenti di polizia e alle unità dell’esercito.

Nel 1950 inizio ad insegnare Aikido.

Nel 1954 si esibì all’interno della dimostrazione All Japan Kobudo e vinse il premio per la migliore performance. Questo fu un evento molto importante perché l’Aikido fu notato dalla società giapponese e le persone si interessarono in seguito rapidamente ad esso.Ciò pose il fondamento per aprire la sua scuola personale, lo Yoshin Kai, ed il suo Dojo personale, supportato da alcuni leader d’affari giapponesi, nel 1955, che chiamò Yoshinkan; esso si trovava nel distretto Tsukudo Hachiman di Tokyo.

Da allora, il Dojo ha cambiato alcune volte la sua sede ed ora è situato in Kami-Ochiai, Shinjuku, vicino alla stazione di Ochiai sulla linea Tozai della metropolitana di Tokyo.

Ricordiamo che il fatto che si trovi nel medesimo quartiere rispetto all’Aikikai Hombu Dojo non è sinonimo di poter raggiungere a piedi una struttura a partire dall’altra, in una città quale Tokyo i cui distretti approssimativamente si estendono all’incirca dell’equivalente di una nostra piccola cittadina.
Il nome del suo Dojo, “Yoshinkan”, era lo stesso che usò precedentemente il padre, amante del Budo, per il suo Dojo personale.Shioda affermò di aver continuato ad utilizzare questo nome in sua memoria. Il Signor Todo Kato, suo nonno materno, prese questo nome dai caratteri contenuti nella frase Gu o mamori kokorozashi o utsusazu mokumoku toshite sono kami o yashinau, che significa Coltivate il vostro spirito silenziosamente, ma non dimenticando di essere [solamente] degli sciocchi”, dal poema intitolato Saikontan.

Questa è l’origine del nome dello stile personale di Shioda Sensei,oggi conosciuto internazionalmente come Yoshinkan Aikido.
Tale disciplina è nota come uno stile duro e dinamico di pratica delle proprie tecniche, ma fedele agli ideali di pace e di armonia perpetrati da O’ Sensei.

Shioda Sensei sviluppò nel 1957 il programma Senshusei per i reparti della polizia metropolitana di Tokyo.

Nel 1961 ricevette il 9° Dan direttamente da Morihei Ueshiba Sensei, mentre nel 1983 ricevette il grado “Hanshi” (termine meritorio che si rifà alla tradizione feudale guerriera samurai) dall’International Budo Federation.

Nel 1985 ricevette il 10° Dan ed il titolo “Soke” proprio da quest’ultima Federazione e nel 1988 fu richiesto come consulente per l’Aikido al suo interno.

Scrisse numerosi libri in giapponese (i cui due, “Aikido Dinamico” e “Aikido Totale”, sono tradotti in italiano e presenti nella bibliografia di Aikime della colonna di destra).

Shioda Sensei è apparso nellaseconda Friendship Demonstrationdel 1986 dalla quale è tratto il seguente filmato, divenendo noto come uno degli Aikidoka più fieri, potenti e vigorosi della storia.




Nel 1990 fondò l’International Yoshinkan Aikido Federation (AYF),insieme a suo figlio, Yasuhisa Shioda, che ne è ora alla guida, allo scopo di supportare e favorire la diffusione di Istruttori internazionali Yoshinkan (ufficialmente in Italia rappresentati dal Dojo Yoshinkan Firenze).

Shioda Sensei lavorò duramente nella sua vita per la diffusione e lo sviluppo dell’Aikido per quarant’anni, sino alla fondazione delloYoshinkan.

Il 17 giugno 1994, in seguito ad un trattamento medico, si spense serenamente all'età di settantotto anni.

Il suo Aikido è stato tramandato a numerosi istruttori che ora cercano appassionatamente di diffondere lo Yoshinakan Aikido in tutto il globo, supportando la crescita di questo gruppo, che ora conta circa 150 Dojo affiliati alla Federazione Internazionale Yoshinkan al di fuori del territorio giapponese.

Nel 2008 Yasuhisa Shioda Sensei, ha fondato la AYF, Aikido Yoshinkai Foundation, per unire le realtà giapponesi ed internazionali dell’Aikido Yoshinkan, in memoria del sogno del padre.

Numerose persone famose hanno visitato lo Yoshinkan Hombu Dojo, inclusi Mike Tyson ed il senatore USA Robert Kennedy con sua moglie nel 1962, il Principe e la Principessa Hitachinomiya nel 1965, e la Principessa Alexandra nel 1965.L’Imperatore attuale, allora Principe Ereditario ha visitato il Dojo nel 1987, trascorrendo molto tempo con Shioda Gozo Kancho durante una riunione privata ed osservando una dimostrazione speciale.

Si rumoreggiò che lo Yoshinkai non adottasse un programma di allenamento compatibile con i principi dell’Aikido, giudicandolo antiquato ed eccessivamente aggressivo e che Shioda Sensei fosse un ribelle che tradì i principi di Morihei Ueshiba Sensei, che non visitò mai di persona lo Yoshinkan Dojo.

In realtà non ci fu mai una reale separazione di Gozo Shiodadall’Aikikai Hobu Dojo, nel quale spesso si recò per alcune dimostrazioni.

Senza dubbio si deve a questa carismatica figura uno straordinario sviluppo e diffusione della cultura sull’Aikido negli anni che seguirono la Seconda Guerra Mondiale, in cui O’ Sensei lavorava più silenziosamente ad Iwama, facendo includere il nome di questo Maestro ad honorem nella rosa dei grandi praticanti della storia di questa disciplina.







da Shurendo

http://aikime.blogspot.it/2009/03/gozo-shioda-la-potenza-nellessenziale.html

Yemen:attacco al Qaida,15 soldati uccisi

Responsabile sicurezza, rete terrore approfitta tensione in area



 ADEN, 31 GEN - Quindici soldati yemeniti sono stati uccisi oggi da un "gruppo di uomini armati sospettati di appartenere ad al Qaida" in un'imboscata a Shibam, nel sud dello Yemen. Lo ha reso noto un responsabile della sicurezza, senza precisare se ci siano state vittime tra gli assalitori. "Al Qaida ha approfittato della tensione che regna nella provincia di Hadramout per condurre questo attacco", ha aggiunto la fonte.

Dal 20 dicembre la provincia è scossa da forti proteste contro le autorità centrali.

(ANSA) 

Federica Rigoli, concorrente sexy di Amici super cliccata su Facebook (foto)


ROMA - Federica Rigoli, nuova star di Amici, ha già conquistato il grande pubblico non solo per il talento dimostrato nel campo della danza, ma soprattutto per le sue forme.
Federica, nata a Catania 18 anni fa, studia Scienze Motorie. Il sogno nel cassetto è ovviamente quello di diventare una famosa ballerina.
Federica ha raggiunto i 20mila “mi piace” sulla sua pagina Facebook. E con i suoi ammiratori la giovane catanese si dimostra generosa, condividendo le sue foto più sexy sul social network.
Federica Rigoli, star di "Amici" 01
Federica Rigoli, star di "Amici" 02
Federica Rigoli, star di "Amici" 03
Federica Rigoli, star di "Amici" 04

http://www.blitzquotidiano.it/photogallery/federica-rigoli-concorrente-sexy-di-amici-super-cliccata-facebook-foto-1781358/

Nubifragi in tutt’Italia: prima vittima a Roma, Arno in piene, neve al nord


ROMA – La violenta ondata di maltempo a Roma, città allagata e paralizzata dal nubifragio, registra laprima vittima: un uomo è stato travolto e ucciso mentre attraversava la strada. Un dipendente del Centro accoglienza immigrati è rimasto folgorato: è grave. Interrotti i collegamenti ferroviari con Fiumicino.
Nella città di Firenze l’Arno diventa un sorvegliato speciale per la piena, con i suoi affluenti che esondano causando danni nelle province di Prato e Pisa.
Questo il bilancio del maltempo che imperversa sull’Italia da nord a sud con tormente di neve in Liguria e nubifragi su Toscana e Lazio. Neve e pioggia portate da Big Snow, la perturbazione che porterà maltempo anche nel week end di 1 e 2 febbraio.
Cortina invece a creare danni e disagi è la neve, con la chiusura delle scuole disposte dal Comune diBelluno e diversi blackout che sono stati registrati nella notte. Situazione critica anche a Pisa, dove alle 10 del mattino è attesa l’ondata di piena dell’Arno con una portata stimata tra i 2500 e i 3000 metri cubi al secondo come non accadeva da 20 anni. Intanto le scuole di ogni ordine e grado sono rimaste chiuse la mattina del 31 gennaio.
Veneto, neve intensa e allerta esondazione fiumi.
Neve abbondante in montagna e fiumi pieni d’acqua a causa della pioggia, soprattutto in alcuni comuni vicentini e padovani dove è scattato il preallarme. Per l’emergenza maltempo nel trevigiano i vigili del fuoco sono impegnati nella zona est della provincia, specie a Portobuffolé, nella zona golenale del fiume Livenza per il soccorso ad un pastore rimasto bloccato con il suo gregge di pecore a causa dell’innalzamento del livello del fiume. A Gorgo al Monticano invece è registrato l’allagamento di alcune abitazioni dovuto alla tracimazione di un fossato di scolo. A Vittorio Veneto l’intervento è per alcune frane che hanno interessato la zona. Supporto dei vigili del fuoco trevigiani ai colleghi bellunesi a Borca di Cadore per emergenza neve.
A Vicenza rischio allagamenti a sud della città. Le nuove previsioni giunte dalla protezione civile della Regione Veneto anticipano alla mattinata l’onda di piena che supererà i cinque metri. Per questo motivo il Comune di Vicenza ha deciso di diramare il preallarme alla cittadinanza attraverso un sms. Le zone più a rischio allagamenti in questa situazione restano quelle a sud della città, i cui cittadini sono stati informati già ieri. Anche Retrone, Astichello e Dioma potrebbero dare problemi nel deflusso. Soglia di attenzione a Padova e provincia per la situazione di piena del fiume Bacchiglione.
Venezia, acqua alta raggiunge 125 centimentri.
Ha raggiunto una punta di 125 centimetri sul medio mare la massima di marea a Venezia, con il fenomeno dell’acqua alta che ha interessato oltre il 30% del suolo cittadino. Disagi alla circolazione pedonale e nei negozi. E’ il quarto giorno consecutivo che la marea supera i 110 cm. Per stasera, poco prima di mezzanotte, è prevista una massima di 140 cm, che se confermata vedrà oltre il 50% della città interessato dall’acqua alta. La marea dovrebbe restare sostenuta fino a domani.
Calabria, mareggiate sullo Ionio.
Vento forte di scirocco con temperature in netto rialzo e mare molto mosso nelle ultime ore in Calabria. A Reggio i vigili del fuoco, per il vento, hanno già compiuto oltre una ventina di interventi per alberi sradicati, cornicioni pericolanti e cartelloni stradali divelti. Nella scuola statale Telesio del rione Modena i vigili stanno compiendo delle verifiche di stabilità del tetto dell’edificio. Vento sostenuto e cielo coperto anche a Catanzaro. Mareggiate sullo Ionio.
Trentino Alto Adige, neve blocca strade e ferrovie.
In Trentino Alto Adige l’intensa nevicata delle ultime ore sta provocando problemi alla circolazione stradale e ferroviaria.    In provincia di Trento la caduta di un cavo dell’alta tensione ha interrotto la ferrovia e la statale del Brennero tra Zambana e Trento. La circolazione è stata riattivata poco prima delle 10. Risulta interrotta anche la ferrovia della Trento-Malè a causa di problemi agli scambi. Bloccata anche la ferrovia della Valsugana a Villazzano, sopra Trento, per la caduta di alcuni alberi sui binari. I treni vengono bloccati a Pergine.
Sulle strade, a quote superiori a 700 metri, ed in particolare in Val di Non, Val di Sole e Alta Val Rendena dove il fondo stradale è innevato, è indispensabile che sia montata l’attrezzatura invernale, soprattutto per i camion. Chiuso il passo del Tonale. Numerosi gli interventi per rimuovere rami caduti o pericolanti.
In Alto Adige sono stati chiusi i passi Giovo, Gardena, Sella, Pordoi, Campolongo, Valparola, Falzarego, Rolle, San Pellegrino e Fedaia. La statale di Alemagna è chiusa fra Dobbiaco e Cortina per una valanga. In alcune località ci sono strade chiuse per alberi schiantati. E’ interrotta anche la circolazione ferroviaria in Val Pusteria. Sospeso il servizio della funicolare della Mendola. Per la giornata di oggi Meteotrentino prevede ancora nevicate mediamente fra gli 800 e i 1200 metri e piogge nel fondovalle.
Fiume Aniene straripato a Trevi nel Lazio, acqua inonda i campi.
L’Aniene è straripato a Trevi nel Lazio, nel Frusinate. Il fiume è esondato nelle campagne, nei pressi di Ponte delle Tartare. L’acqua ha inondato i campi circostanti, dove si potrebbero verificare danni per le colture. Il letto del fiume era stato sottoposto di recente a lavori di manutenzione e questo aveva evitato esondazioni nei giorni di pioggia. Ma la forte precipitazione delle ultime ore ha fatto aumentare il livello dell’ Aniene, che ha rotto gli argini nella parte bassa di Trevi nel Lazio.
Autostrade: “Non andate verso Roma, allagamenti diffusi”.
“Tutta l’area della Capitale è interessata da diffusi allagamenti che condizionano pesantemente la circolazione sia sulla viabilità principale che secondaria. Per tale motivo e su segnalazione della Polizia Stradale l’accesso a Roma è al momento sconsigliato da tutte le provenienze stradali e autostradali”. Lo comunica, in una nota, Autostrade per l’Italia. L’informazione di “Traffico Sconsigliato” è riportata su tutti i Pannelli a Messaggio Variabile della rete di Autostrade per l’Italia in avvicinamento alla Capitale.
Frosinone, esonda il fiume Cosa.
Il fiume Cosa ha rotto gli argini in più punti a Frosinone. L’acqua ha allagato alcune strade a ridosso del fiume, specie in via San Giuseppe, zona De Mattheis, e inondato alcune aree nelle campagne.  Il fiume ha raggiunto  un livello di 2,63 metri. Diversi gli allagamenti nella parte bassa della città con disagi per la viabilità.
La protezione civile comunale sta lavorando dalla notte scorsa per affrontare l’emergenza. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco. Allagamenti si segnalano anche nella zona di Ferentino.
Golfo di Napoli, stop ad aliscafi e traghetti.
Collegamenti marittimi completamente bloccati tra Napoli e le località del Golfo a causa di un forte vento di scirocco forza 8 e un mare molto mosso forza sei nella mattina del 31 gennaio. L’isola di Procida è isolata come lo è anche Ischia, oggi senza approvvigionamenti quotidiani (latte, frutta, giornali ecc.). Solo una nave è partita poco fa da Pozzuoli e sta per raggiungere l’isola d’Ischia. La Guardia Costiera ha emanato un avviso di burrasca proveniente da Sud-Est.
Toscana, livelli dei fiumi si alzano a Prato e Firenze.
Problemi per il maltempo tra le province di Prato e Firenze dove la Protezione civile segnala un generalizzato aumento dei livelli idrometrici di Arno, Ombrone pistoiese, Elsa, Pesa, Sieve e Bisenzio che hanno superato i livelli di guardia e criticità. Personale del Servizio di piena e del volontariato sta monitorando gli argini. Al momento risulta bloccato il tratto di strada che da Carmignano (Prato) conduce ad Empoli (Firenze), in zona Pinone, a causa di uno smottamento.
Sempre nel pratese il sindaco di Poggio a Caiano, dove all’alba era state chiuse le strade di accesso al centro del paese, da poco riaperte, ha disposto la chiusura delle scuole limitrofe al fiume Ombrone mentre a Castelfiorentino (Firenze) il primo cittadino ha disposto la chiusura di tutte le scuole per i problemi legati alla viabilità comunale. Chiuse per allagamento alcune strade.
Due frane si sono invece registrate nella notte lungo la strada provinciale 325, nel tratto fra Montepiano – San Quirico, in provincia di Prato: la percorrenza è ora possibile a senso alternato.  Qualche problema per la piena della Sieve anche a Sagginale, nel comune di Borgo San Lorenzo, in Mugello.
Allerta meteo in Friuli Venezia Giulia: allagamenti e strade chiuse.
Il maltempo sta causando notevoli disagi in Friuli Venezia Giulia dove alcune strade sono state chiuse a causa di allagamenti dovuto allo straripamento di fiumi. Particolarmente colpita è la provincia di Pordenone dove i Vigili del fuoco e la Protezione civile stanno lavorando dalla notte scorsa.
Tra le zone più colpite c’è quella di Sacile, dove è straripato il fiume Livenza provocando la chiusura di quattro strade e un sottopasso, e Brugnera, dove numerose strade sono state chiuse a causa dello straripamento dei canali di scolo. Problemi segnalati anche a Porcia, Casarsa e San Vito.     Situazione difficile anche in provincia di Udine, particolarmente in Carnia dove nevica ininterrottamente da quasi 24 ore con problemi alla circolazione.
Roma, auto bloccate nei sottopassaggi.
Diverse auto sono rimaste bloccate in alcuni sottopassaggi della capitale, a causa degli allagamenti dovuti alle forti piogge. In alcuni punti il livello dell’acqua ha superato il metro e mezzo ed è stato necessario l’intervento della polizia e dei vigili del fuoco per ‘liberare’ gli automobilisti dai propri veicoli. Tra le zone della capitale più colpite c’è il quartiere di Monteverde, dove si sono verificati il crollo del tetto di una casa e del muro di cinta di un palazzo. Finora non risultano feriti.
Bologna, allerta per la piena del fiume Reno.
I tecnici e i volontari della protezione civile stanno tenendo sotto controllo gli argini del fiume Reno, nel Bolognese, per la piena che è arrivata in pianura. Per il bacino del Reno, infatti, è scattata la fase di preallarme, che riguarda anche gli affluenti. La Provincia di Bologna ieri sera ha chiuso la provinciale del fondovalle Savena a Pianoro Vecchio.
La piena del Reno è passata a Casalecchio alle 6.30, appena sotto il livello di allarme. In mattinata è attesa a Buonconvento, mentre, tra le 12 e le 15 è previsto a Cento (Ferrara) con un valore compreso fra 8,70 e 8,90 metri. Sono sotto controllo, monitorati dall’Arpa, anche i fiumi Senio, Samoggia e Santerno. Sono possibili, dice la protezione civile, allagamenti delle aree golenali e si raccomanda prudenza.
Roma, sindaco Marino convoca unità di crisi.
A causa della straordinaria ondata di maltempo che ha colpito la città, il sindaco Marino da stamattina presto ha convocato in Campidoglio un’unità di crisi. Lo rende noto l’ufficio stampa di Roma Capitale. Nel frattempo, è stata disattivata la Ztl del centro storico per favorire il deflusso del traffico date le difficoltà del trasporto pubblico.
Pisa, chiuse tutte le strade di accesso alla città.
Tutti i principali varchi d’accesso al centro di Pisa attraversato dall’Arno vengono chiusi in attesa del picco di piena previsto intorno alle 10. Vigili del fuoco e protezione civile, insieme ai militari dell’esercito, stanno lavorando per rafforzare gli argini del fiume nel centro della città dove si stanno collocando anche le paratie mobili. A Riparbella i vigili del fuoco hanno tratto in salvo una persona salita sul tetto della sua auto in panne nella carreggiata completamente allagata.
Cortina, forti nevicate: scuole chiuse e nuovi blackout.
Scuole chiuse la mattina del 31 gennaio a Cortina, ma anche in altri comuni del bellunese, a causa delle forti nevicate che stanno interessando l’area dolomitica da ieri mattina, mentre nella notte si sono registrati alcuni blackout, pare temporanei, in alcune zone del comelico. I tecnici sono al lavoro per riportare la situazione alla normalità.
L’interruzione non ha interessato Cortina. L’assessore comunale di Cortina, Giovanna Martinolli, ha comunicato che la chiusura delle scuole riguarderà anche la giornata di domani visto che le forti nevicate hanno causato l’interruzione del trasporto pubblico.
Roma nord e litorale,: nubifragi e danni, traffico in tilt.
Disagi sul litorale romano a causa di un violento nubifragio che si è abbattuto la scorsa notte. Strade allagate e conseguenze alla viabilità sono segnalate in diverse località, da Fregene a Fiumicino passando per la Piana del Sole fino ad Ostia ed il suo entroterra, tra Dragoncello ed Acilia, fino alla via del Mare.
Alcune strade si sono trasformate in veri e propri fiumi d’acqua con relative difficoltà per gli automobilisti. Abitazioni allagate – riferiscono dal comando dei vigili urbani di Fiumicino – sono segnalate nella zona di via Trincea delle Frasche all’Isola Sacra e delle Vignole.
Allagamenti e alberi caduti nella zona nord della Capitale a causa del maltempo di queste ore. I disagi si sono verificati in particolare sulla Cassia, l’Aurelia, e nei quartieri di Primavalle e Monte Mario, interessati da allagamenti e in alcuni casi piccoli smottamenti di terreno.
Sono tante le telefonate giunte alle sale operative di vigili del fuoco, polizia municipale e altre forze dell’ordine. Ad essere colpito è anche l’hinterland nord di Roma. In queste ore, con l’allerta meteo, il Tevere è sorvegliato speciale ed è costantemente monitorato in previsione dell’innalzamento del livello delle acque del fiume.
Pisa, scuole chiuse causa maltempo.
Scuole di ogni ordine e grado chiuse la mattina del 31 gennaio a Pisa a causa delle piogge intense delle scorse ore che hanno fatto scattare il piano di allerta per l’ondata di piena dell’Arno attesa intorno alle 6. La decisione è stata presa dopo una riunione notturna in prefettura. Qualche disagio anche in provincia con una frazione del comune di San Miniato rimasta isolata per alcuni smottamenti che hanno invaso le due strade che la collegano al resto del comune, mente a Volterra viene costantemente monitorato il fiume Cecina.
A Pisa intanto il livello del fiume è tenuto sotto stretta osservazione dal centro operativo soccorsi che è riunito in prefettura per prevenire eventuali rischi per la popolazione. Lo stato di massima allerta proseguirà anche nelle prossime ore. In una nota la prefettura fa sapere che sono state predisposte tutte le misure previste dal piano Arno e che riguardano “l’allerta delle aree di ricovero per la popolazione, la predisposizione delle risorse per la chiusura totale degli accessi alla città e il monitoraggio della attività in corso da ieri sul territorio da parte delle varie sale operative”.
Pisa, crollano 30 metri di mura medievali a Volterra.
Un tratto di circa 30 metri delle mura medievali di Volterra, in provincia di Pisa, è crollato in seguito alla forte pioggia caduta nella zona. Il crollo si è verificato nel centro storico della città, dove anche la sede stradale ha ceduto. I disagi più gravi si sono verificati nel centro storico, in corrispondenza della piazzetta dei Fornelli dove sono crollati circa 30 metri di mura medievali oltre alla sede stradale.
A causa del crollo sono state evacuate 11 abitazioni i cui proprietari sono stati collocati dall’amministrazione comunale negli alberghi o in altre abitazioni. Per la giornata di oggi il sindaco Marco Buselli ha emesso un’ordinanza per la chiusura delle scuole elementari e medie dell’istituto Jacopo da Volterra e dei licei della città. Stesso provvedimento a Saline di Volterra dove rimarranno chiuse le scuole elementari e medie a causa del livello di guardia raggiunto dal Cecina. Al momento risulta chiusa la strada comunale di Santa Margherita per una frana.
Toscana, fiumi sorvegliati speciali.
I fiumi Arno, Ombrone e Bisenzio sono ‘sorvegliati speciali’ in seguito alle abbondanti piogge cadute in Toscana. Fiumi e torrenti hanno superato, in alcuni tratti, il livello di guardia. Anche a Firenze l’Arno si è ingrossato considerevolmente. Una frana ha interrotto la strada che conduce all’Abetone, nel pistoiese. In diversi comuni del fiorentino i vigili del fuoco segnalano allagamenti e smottamenti. In alcuni casi ponti e strade sono momentaneamente impraticabili.
(Foto da Twitter e Ansa)

Maltempo. Nubifragi in tutta Italia: Roma allagata

Maltempo a Roma, allagamenti
https://twitter.com/ThisisDre4/status/429163737526697985/photo/1
Maltempo a Roma 3
Maltempo Pisa 7
Maltempo Pisa 6
Maltempo Pisa 5
Maltempo Pisa 4
Maltempo Pisa 3
Maltempo Pisa 2
Maltempo Pisa
Piena dell’Arno a Pisa

http://www.blitzquotidiano.it/foto-notizie/maltempo-nubifragi-tutta-italia-roma-allagata-1780944/

IL RISVEGLIO DI SCHUMI – L’EX PILOTA MIGLIORA O NO? GIALLO SULLE SUE REALI CONDIZIONI DI SALUTE E SULLA PROCEDURA PER RIANIMARLO, LA FAMIGLIA: ‘STOP ALLE SPECULAZIONI, VALGONO SOLO LE PAROLE DEI MEDICI’

Al mistero sul risveglio di Schumacher va ad aggiungersi una coltre di incertezza legata a come sarà Michael in caso di risveglio - Lo schiacciamento subito dal cervello può aver provocato danni devastanti –Felipe Massa, sopravvissuto e tornato dal coma indotto in cui era finito dopo aver preso in fronte a 200 all'ora, era il 2009, un bullone da un chilo perso da un'altra monoposto…

Benny Casadei Lucchi per ‘Il Giornale'
Qui dove la F1 ha riacceso i motori per i primi test dell'anno, qui manca il pilastro stesso su cui negli ultimi venti stagioni si è sorretto l'intero tendone di questo circo: Michael Schumacher.
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Perché l'enorme tedesco, anche se ormai ritirato da oltre un anno, rappresentava e rappresenta l'essenza moderna di questo sport. Saperlo in un letto di ospedale, in coma, sapere poco di quel che gli sta accadendo, se si stia svegliando o no e come stia veramente ha mandato in crisi la sua gente, quelli come lui, quelli abituati a rischiare come lui.
Felipe Massa ad esempio, sopravvissuto e tornato dal coma indotto in cui era finito dopo aver preso in fronte a 200 all'ora, era il 2009, un bullone da un chilo perso da un'altra monoposto: «È un fratello, prego per lui ogni giorno, ogni momento, che torni quello di prima, a vivere come prima» ha detto ai colleghi di Sky.
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Perché le notizie arrivate qui ieri mattina fanno sperare. Sia la Stampa che l'Equipe hanno raccontato del miglioramento delle condizioni dell'ex pilota in coma artificiale da un mese, da quando, il 29 dicembre, sciando con il figlio e degli amici a Meribel, era caduto colpendo di testa una roccia. La versioni convergono ma si differenziano: c'è chi parla di condizioni decisamente migliorate per cui da oggi in poi si tenterà il risveglio di Michael, verificando se il cervello è in grado di gestire le funzioni vitali, di farlo respirare autonomamente. Altri invece sostengono che i tentativi di svegliarlo sono già iniziati e che Schumi reagisce bene».
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Si vedrà. Intanto però il giallo sulle reali condizioni resta. Perché un paio di giorni fa si raccontava di tentativi di risveglio falliti e ora l'esatto contrario. A creare ancor più mistero le parole secche rilasciate ieri dalla manager del pilota e portavoce della famiglia, Sabine Kehm: «Insisto nuovamente sul fatto che ogni dichiarazione riguardante lo stato di salute di Michael che non proviene dall'equipe medica che lo ha in cura o dal suo management non è altro che speculazione. Ripeto: noi non commenteremo alcuna speculazione».
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E però è proprio a questa secca smentita che ci dobbiamo attaccare, perché la Kehm e il clan Schumacher questo direbbero comunque e sempre così come facevano ai tempi in cui Michael correva. Un'ossessione per la privacy figlia del bisogno del campione di vivere, nonostante tutto, una vita normale. Un'ossessione che in un dramma come questo diventa ancor più comprensibile, una priorità, quasi qualcosa di scaramantico. Anche perché la moglie, Corinna, va protetta da qualsiasi ritorno dei media a Grenoble visto che fa avanti e indietro tutti i giorni con il proprio Suv dal lago Lemano, in Svizzera, dove hanno residenza e dove i figli vanno a scuole. Ogni giorno entra dal garage di servizio dell'ospedale e ogni sera riparte.
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Fin qui il mistero sul risveglio di Schumacher. Un giallo a cui va necessariamente ad aggiungersi una coltre di incertezze legate a come sarà Michael in caso di risveglio. Perché lo schiacciamento subito dal cervello, quello più grave, all'emisfero sinistro che controlla i movimenti della parte destra del corpo ma anche i centri della parola, può aver provocato danni devastanti. Ecco perché chi è passato da un dramma in parte simile come l'amico Felipe Massa ripete a tutti «lo rivoglio com'era prima, che possa vivere come prima».
schumiSCHUMI




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