martedì 3 aprile 2018

Mestre capitale delle morti per overdose





di Carlo Mion 
 
Ventuno decessi nell’ultimo anno, a Napoli sono stati 16. L’intervento del 118 ha salvato la vita a molti tossicodipendenti

MESTRE. Nella mappa interattiva di GeOverdose.it fa impressione vedere il numero delle overdose nella nostra città, ben superiori a quello di altre città più grandi di Mestre. Uno stillicidio di morti concentrato soprattutto tra settembre e dicembre dello scorso anno, quando per la famigerata eroina gialla sono morte dodici persone. Numero che sale a 21 se si considera il periodo dal 31 marzo dello scorso anno a ieri e se il conteggio venga allargato ai comuni limitrofi alla città. A Napoli e hinterland, ad esempio, nello stesso periodo sono state sedici.

In rete ora si raccontano le morti da overdose aggiornando quotidianamente la strage grazie a GeOverdose.it. Si tratta di un progetto del Gruppo di Interesse “Riduzione del Danno” di Sitd (Società Italiana Tossicodipendenze), ideato e gestito dai soci Salvatore Giancane ed Ernesto de Bernardis ed edito da Publishday srl, che pubblica anche la rivista Medicina Delle Dipendenze (Italian Journal of Addiction), organo ufficiale della Società. Un progetto che vive grazie alla collaborazione di enti e specialisti che si occupano di tossicodipendenza.

Nel conto delle overdose, per capire l’emergenza, va considerato anche il numero delle persone salvate grazie all’intervento dei sanitari del 118 e l’impiego del Narcan. Per immaginare la situazione che si è creata nell’area di Mestre, ad esempio, è sufficiente tenere in considerazione che a cavallo della fine dell’anno e l’inizio del nuovo i sanitari del Suem gli stessi sanitari tra Mestre, Chirignago, Marghera e Spinea sono intervenuti una quindicina di volte per overdose. Il loro pronto intervento e l’uso del Narcan ha impedito che queste persone diventassero altri morti per l’eroina.

A uccidere è sempre lo stesso tipo di sostanza stupefacente: eroina gialla. La scia di morte si è interrotta perché ora i tossicodipendenti sono molto più attenti quando si bucano ed evitano di farlo, tranne casi sporadici, da soli. Il problema comunque resta, anche perché i tossicodipendenti che gravitano sulla piazza di Mestre non riescono, se non in parte, a gestire l’uso di una sostanza stupefacente con un principio molto più elevato rispetto al passato. Droga che costa relativamente poco. Chi l’acquista spende dai 20 ai 30 euro per una dose. Pochissimi, nonostante il principio attivo elevato, la tagliano. Tra i 21 e i 45 gli anni delle 12 vittime registrate. Muoiono i ragazzi alle prime esperienze, ma pure chi ha una vita di tossicodipendenza ed è abituato da anni a gestire l’uso dell’eroina. In pochi mesi l’eroina gialla si è diffusa nella provincia di Venezia, secondo gli inquirenti a causa di una guerra tra bande di narcotrafficanti che stanno cercando di conquistare il terreno, fidelizzare il mercato e fornire ai clienti un prodotto sempre più forte, ma purtroppo letale.

L’eroina gialla prende il nome dal colore delle dosi ed è fino a ottanta volte più pura di quella che si trovava in strada due anni fa. Inoltre l’eroina viene utilizzata insieme ad altre sostanze. In questo caso sarebbe tagliata con un potentissimo analgesico a uso ospedaliero, il Fentanyl, con un’efficacia anche 500 volte superiore alla morfina. I trafficanti sarebbero nigeriani che dopo aver tolto la piazza dello spaccio ai tunisini, avrebbero iniziato a vendere la nuova droga che ha un effetto devastante sull'organismo.


http://m.nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2018/04/01/news/mestre-capitale-delle-morti-per-overdose-1.16659641?ref=hfnvveel-1

Frollini71

Nessun commento:

Posta un commento